Osservatorio trimestrale AgCom: spingere gli investimenti sulla fibra

La banda ultra larga spinge la crescita della rete fissa e questo vuole dire che gli operatori devono accelerare gli investimenti sulla fibra ottica. I dati pubblicati da Agcom, relativi a giugno 2017, evidenziano che gli utenti di rete fissa sono cresciuti per il terzo trimestre consecutivo, nel secondo del 2017, grazie alla banda ultra larga e sono aumentati di 880 mila solo in un anno. Diminuiscono gli utenti Adsl, mentre quelli in fibra sono cresciuti di 1,67 milioni. Per avere l'alta velocità della fibra quasi un milione di italiani è tornato ad avere la rete fissa a casa. Tim non ha perso utenti fissi rispetto al trimestre precedente (+0,1%) e consolida la propria posizione di primo operatore con il 45,5% di quota su banda larga. C’è poi Fastweb con il 15% (+0,2%), Wind Tre 14,9% (-0,3%), e Vodafone 13,9% (+0,7%). Fanalini di coda Tiscali (3,3%) e Linkem (2,8%), che utilizza la banda larga wireless fissa, venduta anche da Tiscali, con Adsl e fibra.
La fibra è molto più veloce dell'Adsl, meno soggetta a guasti e la crescita degli utenti fibra continuerà anche grazie all’internet delle cose.
Il Governo punta molto sulla fase due del piano banda ultra larga che prevede 1,3 miliardi di euro per i voucher di incentivo all'acquisto delle connessioni. Le aziende, inoltre, potranno usufruire anche degli incentivi Industry 4.0. I dati sono sicuramente promettenti, ma il numero degli abbonati, che sono circa il 15% di quelli che sono stati coperti dalla fibra ottica, deve ancora crescere.
Per quanto riguarda il mobile si registra l'aumento di sim M2M, cresciute di 3,6 milioni in un anno, a fronte della riduzione pari a 2,2 milioni delle sim tradizionali. In particolare, il numero delle SIM con accesso a Internet è cresciuto del 13,0% arrivando a superare i 47 milioni e, nel secondo trimestre dell'anno sfiorato i 52 milioni (+5,6% su base annua). Da settembre 2011 le SIM che hanno svolto traffico dati sono passate dal 26,9% ad oltre il 50% del totale. Sempre in calo il numero degli sms inviati che si riducono del 18% su base annua e del 76% rispetto al giugno 2013.
Per quanto riguarda i prezzi l’Agcom ha evidenziato in un grafico l'andamento dei prezzi, in Italia e in Europa, dal 2001 al 2017. In Italia sono scesi del 43,4 % quelli per le telecomunicazioni: servizi, telefoni e cellulari contro una media UE del 19,8 %. Dal 2015 l'andamento si è comunque stabilizzato ad eccezione della riduzione dei prezzi della rete fissa registrato nel trimestre marzo-giugno di quest’anno.