Truffe di identità in Alto Adige 

Comprare un elettrodomestico o uno smartphone utilizzando la formula del finanziamento, dopo aver fornito credenziali fasulle e aver «rubato» l’identità di un altro. Questa la truffa più frequente tra quelle chiamate “frodi creditizie” e che in Alto Adige è in aumento. L'osservatorio nazionale di settore, infatti, rileva che in provincia di Bolzano i casi nel 2015 sono stati 66 per un importo medio di 20.694 euro. Il reato cresce del 14% rispetto all'anno prima. Il dato nazionale, per la cronaca, è di 25.300 casi con una perdita economica complessiva di 172 milioni di euro. 
Il reato è in crescita e con esso anche la fantasia dei truffatori. Inoltre, i nostri dati personali sempre più presenti e accessibili sul web e sui social network facilita il compito dei malintenzionati. Sempre più diffusi i furti di password di Twitter o LinkedIn. Molti siti, che propongono vacanze a prezzi stracciati e riescono ad acquisire dati sensibili dagli utenti interessati. Esiste, poi, il furto di identità che parte da cambiali e assegni emessi a nome altrui. L'Osservatorio per le frodi creditizie ha anche stilato il profilo delle vittime che per il 64,1% sono uomini. La fascia d'età preferita è quella tra i 41 e i 50 anni (27,9%) mentre l'incremento maggiore (+15,1%) si registra tra gli over 50. I primi, naturalmente, hanno generalmente più disponibilità economiche mentre i secondi hanno meno dimestichezza con le tecnologie. Nel 32,8% dei casi l'importo della frode è inferiore ai 1.500 euro ma sono in aumentando i raggiri con somme più elevate e questo prova una sempre maggiore abilità dei criminali. Unica buona notizia: circa la metà delle frodi viene scoperta entro sei mesi.