Estonia: Rischio di sicurezza informatica – bloccati i certificati di oltre 760.000 carte d’identità elettroniche a partire dalla mezzanotte del 3 novembre

Si parla del Paese europeo più digitale dell'Unione in cui il servizio di cittadinanza digitale offre la possibilità, per esempio, di aprire un’impresa online in sole 3 ore dalla compilazione dei documenti alla loro approvazione. In questo Paese ogni operazione viene effettuata online e solamente 3 servizi pubblici richiedono la presenza fisica degli interessati: il matrimonio, il divorzio e l’acquisto di un immobile.
Ebbene è proprio in questo Stato che il governo, dalla notte del 3 novembre, non riconoscerà più come validi i certificati di sicurezza delle carte d’identità elettroniche. Il motivo è che i chip di queste carte, prodotte da un’azienda Svizzera, non possono più garantire la loro sicurezza e ciò potrebbe comportare furti d’identità e fughe di dati personali, in special modo quelli sensibili come i sanitari, che metterebbero a rischio i cittadini estoni.
Il comportamento del governo estone, nel gestire questo problema, è stato esemplare: ha revocato immediatamente i certificati per poi riemettere altrettanto velocemente nuove carte non affette dalla falla denominata ROCA. I cittadini estoni potranno aggiornare il certificato di sicurezza online o presso gli uffici di Polizia e della Guardia di Frontiera. La precedenza negli uffici sarà data nel weekend a coloro che usano la carta per lavoro come dipendenti pubblici, medici, dipendenti del ministero di Giustizia.
Comunque il problema non sussiste per le carte emesse prima del 16 ottobre 2014 o per le nuove prive del difetto di sicurezza.
Il governo estone, con la sua azione, ha evidenziato quanto sia fondamentale la completa fiducia sull’uso di queste tecnologie:
nessuno può garantire l'infallibità di un software, ma è fondamentale vigilare sulla presenza di eventuali difetti e attacchi informatici prendendo le opportune precauzioni e fornendo soluzioni tempestive.
La digitalizzazione dell’Estonia ha dato al Paese un vantaggio competitivo in termini di attrattività, grazie alle e-residency, e ha portato a un risparmio di tempo e carta per ogni pratica pari a 5 giorni lavorativi e una pila di documenti alta come la Tour Eiffel.