L’esperto rischia più di tutti il furto d’identità 

I risultati dello studio svolto da CBT Nuggets su 2039 utenti statunitensi non lascia dubbi, sono proprio gli esperti quelli che in rete rischiano di più, i più esposti al furto d'identità digitale.
La ricerca rappresenta, dopo anni di prese in giro, una piccola soddisfazione per gli analogici, ma battute a parte, guardiamo più da vicino i risultati più significativi. Se vi sentite grandi esperti di tecnologia, attenzione, siete del 18% più a rischio di chi crede di essere inetto. Un altro mito da sfatare: il sistema operativo Apple è più sicuro di Windows. No, sembra proprio di no, chi utilizza i Mac sarebbe invece più esposto del 22% a rischio di sicurezza rispetto a chi usa Windows. Se il vostro sistema operativo è Android avrete il 4.3% di possibilità in più, rispetto a chi ha un iPhone, di subire un’intrusione.
Buone notizie anche per chi non ha proseguito negli studi; il diplomato rischia meno del laureato. Qual è la generazione più debole? I nati tra il 1965 e il 1980, la Generazione X risulta, infatti, la più imbranata e forse sarà la x a non aiutare.
Ora però guardiamo le motivazioni. Come in tutti gli altri campi è proprio l’eccesso di sicurezza nelle proprie capacità che fa dimenticare le regole di sicurezza basilari. Poi entrano in gioco la pigrizia e la distrazione visto che il 65.9% degli intervistati sostiene di temere che gli vengano rubati i dati personali, ma poi, solo il 3.7% del campione afferma di seguire le più elementari raccomandazioni. Preoccupati si, ma anche pigri.
Non poteva mancare, nella ricerca, un richiamo alla password: molti esperti dichiarano che utilizzare una password differente per ciascun account sia più importante che utilizzare una password sicura, ma poi, poco più del 6% tra quelli che si dichiarano esperti di tecnologia utilizza password uniche.
In conclusione è bene ricordare che lo studio ha esaminato un campione non molto esteso e di persone che vivono esclusivamente negli USA.