Le nuove regole su Privacy e Sicurezza per l'e-commerce

La nuova Raccomandazione dell'OCSE sul commercio elettronico prevede che i consumatori abbiano lo stesso livello di protezione previsto per le normali transazioni commerciali e chiede agli Stati Membri di mettere a punto normative che diano fiducia agli utenti.
Le diverse modalità di e-commerce, secondo le indicazioni OCSE, richiedono una nuova normativa sulla privacy che tuteli i consumatori e renda veramente sicure le transazioni.
In particolare mette in guardia sui rischi legati ad alcune tecnologie: app gratuite e transazioni in cui la fruizione di beni o servizi è apparentemente gratuita, ma di fatto scambiata con dati ed informazioni personali, le transazioni consumer-to-consumer e in generale, il crescente utilizzo di dispositivi mobili
L'OCSE raccomanda misure contro: cyber attacchi, furti d'identità, pratiche ingannevoli da parte delle imprese per la raccolta e l'utilizzo dei dati personali dei consumatori.
Le Raccomandazioni, poi, richiedono misure stringenti per garantire la corretta informazione dei consumatori che devono poter effettuare scelte consapevoli.
Nel documento si segnala anche la necessità di prevedere meccanismi per risolvere rapidamente le controversie nazionali e internazionali.
La prima raccomandazione OCSE sulla materia risale al 1999 e all'epoca la spesa per l'e-commerce era ben al di sotto dell'1% del totale di vendita al dettaglio; nel 2014 la percentuale è salita sopra il 7% in Europa e l'11% negli Stati Uniti. La metà delle persone in tutto il mondo OCSE ha compiuto almeno un acquisto online nel 2014. La Raccomandazione OCSE 2016 è stata messa a punto dal Comitato per le Politiche dei Consumatori, con la collaborazione dello SPDE (Gruppo di Lavoro Sicurezza e Privacy nell'Ambiente Digitale).

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