Smartphone “rallentati”, l’Antitrust italiano apre un dossier

Il caso Smartphone arriva sul tavolo dell’Antitrust, che vuole vederci chiaro sulle politiche commerciali di Apple e Samsung. L’authority vuole infatti verificare, proprio come era successo in Francia nelle scorse settimane, se sia vero che le due aziende, che insieme detengono una parte importante del mercato globale in questo settore, abbiano appositamente “rallentato” i modelli più vecchi “sfruttando” negli aggiornamenti alcuni loro limiti tecnici, per spingere gli utenti ad acquistare nuovi device più performanti.
Per verificare l’accaduto e ottenere tutti gli elementi probatori del caso, l’Autorità ha anche disposto ispezioni nelle sedi delle aziende, in collaborazione con il Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza e, per le questioni più tecniche, con i militari del Nucleo speciale frodi tecnologiche delle fiamme gialle.
Il commento di Samsung conferma “la propria totale collaborazione con l’Agcm e si sta adoperando per fornire tutte le informazioni richieste al fine di chiarire la situazione”. “La soddisfazione dei nostri clienti – si legge in un comunicato dell’azienda – è e sarà sempre la priorità della nostra azienda. Samsung non rilascia aggiornamenti software al fine di ridurre le performance dei propri prodotti durante il loro ciclo di vita”.