Russia: do svidanija LinkedIn

Che Linkedin non piacesse ai russi lo sospettavamo, ma che Roskomnadzor, l'ente governativo russo che controlla i mass media e le telecomunicazioni, annunciasse di aver chiesto agli internet provider di bloccare il popolare social network, ci sembra una brutta notizia per la libertà dell’informazione in rete. Dal 10 novembre scorso, purtroppo, un tribunale di Mosca ha respinto il ricorso di Linkedin contro il blocco. L’accusa del Roskomnadzor è che Linkedin viola la legge sul trattamento dei dati personali perché non archivia i dati dei suoi utenti in server nel territorio russo. Linkedin oltre ad evidenziare che il blocco avrà effetti negativi su milioni di professionisti ha anche rinnovato la sua disponibilità a ridiscutere i metodi di stoccaggio dei dati personali con Roskomnadzor, ma al momento non sembra che questo cambi le decisioni dell’ente governativo.

Sul caso è intervenuto anche il Cremlino, il portavoce di Putin ha dichiarato che non crede che il blocco di LinkedIn sia da considerare una forma di censura.