L'image volée

A Milano da venerdì 18 marzo e fino al 28 agosto un'insolita passerella che mette in scena un gioco di indagine sul concetto di furto nell'arte: il furto d'autore, la riappropriazione, la copia, la citazione, il furto d'identità attraverso l'immagine fino alla sottrazione dell'opera.
La mostra si può visitare presso la Fondazione Prada ed è una collettiva con oltre 90 lavori, realizzati da 60 artisti dal 1820 ad oggi, allestiti dallo scultore Manfred Pernice e scelti dall'artista tedesco Thomas Demand.
Sicuramente l'arte è l'espressione più alta di furto, ogni artista, infatti, "ruba" qualcosa ad altri artisti, ma il Novecento è stato il secolo nel quale le tecniche di furto sono state senz'altro più sofisticate rispetto all'innocua «ispirazione» dei secoli precedenti. Sono esposte tutte opere con una storia di furto divertente e si scopre, nel corso della visita che all'inventiva non c'è limite. D'altronde siamo tra artisti! Nel piano sotterraneo, invece, sono esposte le tecnologie e le tecniche: spie audio, manipolazioni video e un allestimento di dispositivi di spionaggio usati da Ddr e Urss.

Vai alla fonte dell’articolo (corriere.it)