Il Ransomware li batte tutti

Il 2016 è sicuramente l’anno del ransomware. I sequestri virtuali di computer e smartphone, che hanno colpito cittadini e imprese e rendono inutilizzabili gli apparati finché non si paga un riscatto, secondo gli esperti di cybersicurezza di SonicWall sono passati dai 3,8 milioni, del 2015, a 638 milioni nel 2016. Anche se nel 2016 si registra la diminuzione degli attacchi informatici che da 8,19 miliardi del 2015 sono passati a 7,87 miliardi, il fenomeno ransomware, invece, ha conosciuto una crescita da record. Solo nel primo trimestre le aziende hanno pagato ai sequestratori 209 milioni di dollari e tra le vittime illustri c’è la clinica Hollywood Presbiterian che a febbraio ha pagato 17mila dollari. La crescita è proseguita senza sosta per tutti i restanti mesi dell'anno con 266,5 milioni di attacchi solo nel quarto trimestre. Ma non finisce qui perchè si prevede un incremento anche per l’anno in corso. Come si spiega questo successo del ransomware?  I fattori sono da attribuire al facile accesso al mercato nero di internet, ai bassi costi e alla facilità, anche per i meno esperti, di sferrare un attacco. Un aiuto è arrivato dalla diffusione dei Bitcoin perché la cryptovaluta rende impossibile la tracciabilità dei pagamenti e quindi abbatte il rischio di essere individuato.