Wannacry: il ransomware globale

Forse è ancora in corso l’attacco che ha fermato centinaia di migliaia computer cinesi, mentre in Europa, sembra che non ci siano nuove infezioni di ransomware. Lo dice Europol e vuol dire che durante il fine settimana, dopo l'allerta, in molti hanno fatto gli aggiornamenti per la sicurezza degli apparati. I numeri, in ogni caso fanno paura, sono circa 200mila i computer infettati in 150 Paesi, il riscatto richiesto è di 300 euro e, anche se Europol dice di non pagare, sono già stati versati circa 20mila euro.
Tra i grandi colpiti c’è Hitachi che ha avuto problemi per l'invio e la ricezione delle email, ma è stata colpita anche Nissan, negli impianti britannici e il colosso ferroviario East Japan Railway.
Il cyberattacco sembra provenga da un software rubato all'agenzia di intelligence americana NSA e non sarebbe la prima volta visto che vulnerabilità stoccate dalla Cia sono poi finite su WikiLeaks. Il presidente della Microsoft, Brad Smith ha dichiarato: "Uno scenario equivalente, con armi convenzionali, sarebbe il furto di missili Tomahawk. I governi di tutto il mondo dovrebbero trattare questo attacco come un campanello d'allarme". Il G7 ha invitato i Governi a condividere le informazioni per combattere le minacce dei cyberterroristi, ma al momento si contano i danni e si temono ulteriori attacchi.
MalwareTech, il giovane tecnico inglese che è riuscito ad arginare il virus ritiene che gli hacker potrebbero cambiare il codice utilizzato nel primo attacco e colpire ancora.
Un attacco, quello del Ransomware Wannacry, senza precedenti che ha mobilitato Europol e le unità equivalenti dei Paesi membri attaccati nonché partner dell'industria e anche la Nato, con il suo centro di cybersecurity, sta lavorando per cercare la soluzione.
L’eroe del momento resta comunque quel ragazzo inglese che ha comprato un dominio, a cui Wannacry rimandava, per poterlo studiare. Proprio lì i cybercriminali avevano nascosto il comando per spegnere il malware e, appena il ragazzo lo ha attivato, l’attacco si è fermato.