Finta “assistenza Microsoft” e allerta Europol per riciclaggi

In questo periodo i truffatori sono particolarmente "impegnati", per esempio, con l'inganno della falsa assistenza Microsoft: la vittima riceve una telefonata o una mail da qualcuno che dice di far parte del servizio clienti Microsoft, avvisa che il computer della vittima è infetto (non è vero) e fornisce istruzioni per "pulirlo" (in realtà lo infettano).
La cosa migliore da fare, in questi casi, è chiedere informazioni (il nome esatto dell'azienda, il nome della persona, l'indirizzo postale e il numero di telefono) ed immetterle nella pagina Web che Microsoft ha approntato per raccogliere le segnalazioni e avviare le indagini: https://microsoft.com/reportascam
Europol, invece, ha dato il via a una campagna informativa (con hashtag #DontBeaMule) per segnalare la truffa dei money mule, ossia degli utenti che accettano offerte di lavoro come "intermediari finanziari", da svolgere comodamente a casa davanti al proprio computer, ricevendo soldi sul proprio conto corrente e inoltrandoli in cambio di una commissione. In realtà si tratta di ricevere denaro di provenienza fraudolenta e poi girarlo a complici dei truffatori: in altre parole, riciclaggio.
Le vittime di questa truffa che si prestano a riciclare inconsapevolmente finiscono nei guai, spiega Europol, che ha annunciato 159 arresti e l'identificazione di 766 money mule in 26 paesi. Sul sito di Europol si trova il comunicato stampa, una miniguida e un video in inglese; un equivalente in italiano al seguente indirizzo della Polizia di Stato: http://www.commissariatodips.it/approfondimenti/moneymule/moneymule.html