Un’identità biometrica digitale per tutti, tramite un’app per smartphone
Yoti, una start-up britannica, sta provando a istituire un sistema globale di identificazione per proteggere gli utenti da qualsiasi furto di identità conservando, criptati, catalogati e archiviati, i dati di tutti. Solo l'utente interessato potrà accedervi e recuperarle integralmente.
Yoti (Your Own Trusted Identity) richiede un semplice smartphone e sarà disponibile nelle versioni sia per iOS che Android interessando, potenzialmente, miliardi di utenti.
A quest'ultimi verrà richiesto di creare un'identità digitale attraverso identificativi biometrici, come una ripresa video del volto e della voce, e di aggiungere una fotografia registrata su un documento di identità valido per il governo.
Tutto verrà eliminato subito dopo aver creato il profilo ID.
Gli utenti in possesso di un telefono con Sistema Android con NFC possono leggere direttamente il chip dal loro passaporto, mentre per gli utenti Apple questo non è ancora possibile.
Se una compagnia vorrà verificare l'identità di un utente, potrà farlo tramite un QR code di riferimento e l'app Yoti.
Il co-fondatore e CEO, Robin Tombs, afferma che il sistema non è completamente a prova di truffa perchè un utente potrebbe essere in possesso di passaporto o patente falsi. In ogni caso, risulta più sicuro di altri metodi basati su un riconoscimento tramite nome e indirizzo di residenza, posizione, compleanno, cognome da nubile della propria madre o generalità simili.
Un altro vantaggio per gli utenti sarà quello di poter verificare e confermare le proprie identità senza dover divulgare informazioni personali.
Le persone potranno usare una singola identità Yoti per molti scopi, come supermercati, locali, banche o quant'altro. L'App funziona, inoltre, come un sistema peer-to-peer che si può utilizzare quando si incontra per la prima volta qualcuno che non si conosce.
Ovviamente, Yoti lavora online a livello globale: si può usare, infatti, per effettuare il log-in sui siti web ed è dotato di password;
non ha bisogno di vendere i dati personali degli utenti o spazi pubblicitari, dato che si finanzia facendo pagare le compagnie per il loro servizio di ID.
Molti utenti, però, non accettano di creare una propria identità digitale se non ne hanno un pressante bisogno e molte compagnie non sono propense a richiedere un sistema di riconoscimento Yoti se nessuno dei loro dipendenti ne è in possesso.
Al momento, Yoti sta lavorando con un paio di dozzine di realtà.
Il servizio è già in grado di accettare passaporti da 140 nazioni.
Yoti (Your Own Trusted Identity) richiede un semplice smartphone e sarà disponibile nelle versioni sia per iOS che Android interessando, potenzialmente, miliardi di utenti.
A quest'ultimi verrà richiesto di creare un'identità digitale attraverso identificativi biometrici, come una ripresa video del volto e della voce, e di aggiungere una fotografia registrata su un documento di identità valido per il governo.
Tutto verrà eliminato subito dopo aver creato il profilo ID.
Gli utenti in possesso di un telefono con Sistema Android con NFC possono leggere direttamente il chip dal loro passaporto, mentre per gli utenti Apple questo non è ancora possibile.
Se una compagnia vorrà verificare l'identità di un utente, potrà farlo tramite un QR code di riferimento e l'app Yoti.
Il co-fondatore e CEO, Robin Tombs, afferma che il sistema non è completamente a prova di truffa perchè un utente potrebbe essere in possesso di passaporto o patente falsi. In ogni caso, risulta più sicuro di altri metodi basati su un riconoscimento tramite nome e indirizzo di residenza, posizione, compleanno, cognome da nubile della propria madre o generalità simili.
Un altro vantaggio per gli utenti sarà quello di poter verificare e confermare le proprie identità senza dover divulgare informazioni personali.
Le persone potranno usare una singola identità Yoti per molti scopi, come supermercati, locali, banche o quant'altro. L'App funziona, inoltre, come un sistema peer-to-peer che si può utilizzare quando si incontra per la prima volta qualcuno che non si conosce.
Ovviamente, Yoti lavora online a livello globale: si può usare, infatti, per effettuare il log-in sui siti web ed è dotato di password;
non ha bisogno di vendere i dati personali degli utenti o spazi pubblicitari, dato che si finanzia facendo pagare le compagnie per il loro servizio di ID.
Molti utenti, però, non accettano di creare una propria identità digitale se non ne hanno un pressante bisogno e molte compagnie non sono propense a richiedere un sistema di riconoscimento Yoti se nessuno dei loro dipendenti ne è in possesso.
Al momento, Yoti sta lavorando con un paio di dozzine di realtà.
Il servizio è già in grado di accettare passaporti da 140 nazioni.