2017 finalmente decolla il mercato unico digitale 

L’anno dovrebbe essere quello giusto e forse sarà avviato un processo che fino ad ora ha stentato a prendere il via. Il 15 giugno, proprio con l’inizio delle vacanze estive, saranno eliminate le spese extra del roaming: telefonare, inviare sms e navigare in rete costerà dall’estero come da casa. Dovrebbe valere per tutti, ma ci sarà grande attenzione sulle possibili frodi e sugli abusi. Sarà vietato comprare le carte sim in Paesi dove è più conveniente e usarle in modo continuativo in un Paese con tariffe più care. Sarà la residenza a smascherare i furbi. Entro marzo, invece, saranno stabiliti i prezzi all'ingrosso, cioè quelli che gli operatori applicheranno tra loro per il roaming.
Sempre nel 2017 dovranno diventare leggi l'80% di quei provvedimenti, che al momento sono ancora in fase di discussione e adozione da parte di Stati membri ed Europarlamento, necessari per completare il mercato unico digitale. Gli e-book costeranno meno grazie alla proposta di Bruxelles di lasciare ai Paesi libertà di scelta nell'equiparare i prodotti editoriali cartacei a quelli online; finalmente sarà possibile la portabilità dei contenuti e gli abbonamenti alle serie di Netflix o alla musica di Deezer potranno essere accessibili anche quando si va all'estero.
Potremo comprare viaggi in offerta e avere prezzi scontati per auto a noleggio in tutti i Paesi Ue senza più essere reindirizzati su quello di origine o, peggio, bloccati al momento dell'acquisto. Scarpe, accessori e tecnologia potranno essere comprati anche in un Paese diverso dal proprio e le tariffe di spedizione, grazie alle nuove regole Ue in via di adozione, saranno trasparenti e accessibili.
Sempre nel 2017, nonostante l'opposizione di Facebook, Google e Youtube, dovrebbe diventare operativa anche la riforma del copyright e il passaggio delle frequenze dalla tv digitale terrestre al 5G. Un passaggio che entro il 2020, o il 2022 come chiesto dall'Italia, renderà pervasiva l’attuazione dell'internet delle cose. In dirittura di arrivo, invece, la proposta della Commissione Ue sulla e-privacy.