In Italia banche sotto attacco hacker, ecco chi è in pericolo

Il trojan bancario DanaBot all’attacco delle banche italiane. Secondo i ricercatori di Eset il malware, scovato per la prima volta a maggio 2018 in Australia e in seguito in Polonia, sta ulteriormente dilagando e ha colpito Germania, Francia e Ucraina, oltre che il nostro Paese. Per sferrare l’attacco i criminali sfruttano e-mail piuttosto “credibili” che contengono delle false fatture emesse da diverse aziende.
Secondo i dati di Eset i domini delle banche italiane minacciati da DanaBot sono: credem.it, bancaeuro.it, csebo.it, inbank.it, bancopostaimpresaonline.poste.it, bancobpm.it, bancopopolare.it,ubibanca.com, icbpi.it, bnl.it, banking4you.it,bancagenerali.it, ibbweb.tecmarket.it, finecobank.com, gruppocarige.it, popso.it, bpergroup.net, credit-agricole.it, cariparma.it, chebanca.it, creval.it, bancaprossima.com, intesasanpaoloprivatebanking.com, intesasanpaolo.com, hellobank.it.
Da notare che nella configurazione del malware vengono utilizzati caratteri speciali, quindi questo elenco contiene solo i portali che possono essere identificati in modo certo.
Le Webmail coinvolte dalla minaccia DanaBot sono: mail.vianova.it, mail.tecnocasa.it, MDaemon Webmail, email.it, outlook.live.com, mail.one.com, tim.it, mail.google, tiscali.it, roundcube, horde, webmail*.eu, webmail*.it

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