Falla nei processori, colpiti anche gli smartphone e i Pc con Amd

Ha scoperchiato una specie di vaso di Pandora l'annuncio del bug scoperto nei processori Intel prodotti negli ultimi dieci anni.
Anche le Cpu di altri produttori sono a rischio.
Google ha spiegato che il problema è emerso nel corso dello scorso anno e riguarda due vulnerabilità soprannominate Meltdown (CVE-2017-5754) e Spectre (CVE-2017-5753 e CVE-2017-5715).
Entrambe si basano sul medesimo principio: accedere all'area di memoria protetta per riuscire a rubare i dati ivi contenuti.
I dati di Google dimostrano che l'attacco Meltdown funziona contro le Cpu Intel, mentre non colpisce le Arm e le Amd.
Spectre agisce con una gamma di bersagli più ampia: colpisce infatti non soltanto Intel, ma anche Arm e Amd ponendo in potenziale pericolo persino i tablet e gli smartphone.
Il fermento, dovuto alla preparazione delle patch, cui stiamo assistendo in questi giorni riguarda un ampio numero di aziende: a Microsoft e agli sviluppatori Linux si aggiungono Arm e molti altri ancora.
Eliminare ogni pericolo non è semplice ed è possibile che venga rilasciata qualche patch contenente errori e che, inoltre, possa avere effetti negativi sulle prestazioni.
Tutti raccomandano di installare le correzioni al più presto ma, probabilmente, tenendo le dita incrociate.