Quanto guadagna un cybercriminale

Cresce il crimine informatico e, negli ultimi anni, è diventato sempre più aggressivo e dannoso. Dopo molti studi sulle diverse tipologie di crimini arriva una ricerca che, invece, prova a tracciare il profilo del cybercriminale medio: chi è, quanto guadagna al mese, la sua formazione, se proviene dal crimine organizzato o dalla criminalità comune.
Queste informazioni, non proprio facili da reperire, sono state carpite nel corso di un'attività di investigazione della società Recorded Future che ha monitorato, in incognito, un forum online di hacker. La ricerca si è conclusa con un sondaggio al quale hanno partecipato, in forma anonima, circa duecento criminali informatici. Questi, in estrema sintesi, i risultati: un cybercriminale guadagna da 1.000 a 3.000 dollari al mese, alcuni possono arrivare ad oltre 20mila dollari; ma poi ci sono i big del crimine che arrivano anche a 200mila dollari mensili. Il 20% dei cybercriminali, in ogni caso, guadagna oltre 50mila e, come detto, fino a 200mila dollari al mese. Tutto esentasse, naturalmente. Cifre che fanno riflettere, un giro d'affari vertiginoso che, solo nel dark web, si sostanzia con la vendita di droghe, frodi finanziarie, pedo-pornografia e molte delle attività utili alle organizzazioni terroristiche. Secondo l’ultimo Rapporto Clusit, il giro d'affari dell'online sommerso si aggira dai 300 mila ai 500 mila dollari al giorno.
Ma tornando all’analisi di Recorded Future, oltre ai guadagni, gli esperti hanno cercato di tracciare il profilo del cybercriminale e le sorprese non sono mancate perché il mondo del cybercrime è vasto e variegato. A volte è collegato ad una organizzazione strutturata, ma più spesso è un cane sciolto, non ha precedenti penali ed ha un lavoro stabile. Spesso ha iniziato questa attività da ragazzo e la continuando a praticare in età più adulta; è una persona insospettabile che, occasionalmente, delinque sul web. Fino a qualche tempo fa si poteva affermare che questo criminale aveva ottime competenze ed esperienza, ma l’attuale orientamento del web verso servizi di massa sta facendo crescere in modo esponenziale il numero dei nuovi hacker che sono anche persone poco esperte, ma non per questo meno pericolose. Una categoria a parte è, invece, quella dei gruppi organizzati di cybercriminali. Solitamente strutturati con gerarchie rigide, dove membri molto qualificati hanno precise responsabilità. Il capo è una persona intelligente e molto istruita e l’organizzazione può comprendere persone che lavorano in banca, falsari, project manager che gestiscono gli aspetti tecnici delle operazioni, ingegneri informatici e, naturalmente, hacker esperti. In alcuni gruppi, sempre secondo l’indagine, ci sono anche ex agenti di polizia. Persone al di sopra di ogni sospetto, insomma, stimate dalle loro comunità e ritenute uomini d'affari e imprenditori di successo.