Estero – Il rapporto Iocta 2016 sul cybercrime

 
Le segnalazioni di crimini informatici, in alcuni Stati dell’Unione Europea, potrebbero aver superato quelle dei reati tradizionali. E’ la premessa che apre il rapporto Iocta, appena pubblicato da Europol, che aiuta a comprendere quanto siano in crescita tali reati. Nello studio sono messi in evidenza i trend delle minacce informatiche; il loro aumento è dovuto ad una serie di fattori quali: un numero sempre più elevato di criminali visti gli ottimi guadagni legati alle attività illegali, lo sviluppo di tecnologie e strumenti utili anche ai criminali, norme di sicurezza poco incisive e scarsa sensibilità al problema, sia da parte di imprese che delle persone.
Nello Iocta si rileva che ransomware e trojan bancari sono tra le minacce più frequenti. Molto apprezzato dal cybercrime il furto dei dati. Le informazioni, secondo Europol, rappresentano un vero e proprio business e sono utilizzate sia per ottenere guadagni facili e veloci, che per commettere frodi complesse come: ottenere riscatti, perfezionare estorsioni. Poi ci sono le frodi nei pagamenti. Anche se gli Europay, MasterCard e VISA (EMV) e il geo-blocking contrastano le frodi con carta all'interno dell'Ue, gli attacchi logici e con malware contro gli sportelli automatici (ATM) continuano ad evolvere e sono in aumento. I gruppi criminali organizzati iniziano anche ad interessarsi ai pagamenti con carte contactless (Nfc). Preoccupa l'uso di piattaforme crittografate end-to-end per la condivisione dei media che, con i sistemi di pagamento molto spesso anonimi, facilita la diffusione in streaming di filmati penalmente rilevanti.
Europol si sofferma sul darknet e sulle possibilità che questo web “nascosto”, ma non troppo, offre al mondo della criminalità informatica e a quella comune; non è escluso l’utilizzo del darkweb da parte dei terroristi, sia per condurre attacchi, che per approvvigionarsi di armi e materiale utile a compiere attentati. Il documento prende in esame anche le monete virtuali. Il bitcoin è, nell'economia digitale sommersa e nel darknet, la valuta scelta per il pagamento di prodotti e servizi criminali.
Lo Iocta è prodotto dal Centro criminalità informatica europea (EC3) presso Europol. L'obiettivo è informare decisori, politici e forze di intervento su tre aree del cybercrime: attacchi informatici, sfruttamento sessuale di minori online e frodi nei pagamenti. Le informazioni vengono dai contributi degli Stati membri dell'Unione europea e dagli input degli esperti di Europol coadiuvati da partner privati.
Quali sono i Paesi che rischiano di più nei prossimi mesi? Il rapporto dice anche questo: Germania, Italia, Spagna e Francia devono alzare la guardia perché sono nel mirino del cybercrime.