Cyberbulli: la sfida è globale. Italia e America collaborano per arginare il fenomeno

Nel corso della tredicesima edizione del Safer Internet Day, si è tenuto un workshop sul tema del cyberbullismo. Gli investigatori del web con lo slogan "Play your part for a better internet" hanno coinvolto oltre 60mila ragazzi con lo scopo di insegnare come muoversi nel mondo virtuale, come difendersi da pedofili, stalker o bulli che usano la Rete ma anche da truffe, furti di identità, virus e hacker.
I dati dei reati che hanno come vittime minorenni e che si consumano sul web sono preoccupanti e sconfortano. Nel 2015, 228 le vittime del cyber crime di reati trattati dalla Polizia Postale, l'80% sono nella fascia d'età 13-17: venti per diffusione di materiale pedopornografico, 81 per furto d'identità digitale sui social, 29 per molestie, 27 per minacce, 24 per ingiurie, per diffamazione 41 e 6 per stalking. Ma quello che preoccupa maggiormente è la pedo-pornografia.
Per combattere questo orrendo crimine c'è collaborazione anche con le Polizie di altri Paesi e Cristina M. Posa, magistrato del Department Of Justice Criminal Division ha spiegato come l'Fbi e Polizia Postale lavorino da 5 anni insieme. "La collaborazione è fondamentale per il contrasto a questo fenomeno in enorme espansione proprio per la massiccia presenza di giovani sui social. La Postale è sempre stato uno dei nostri partner principali nei reati informatici in generale e in particolare per la pedo-pornografia. Sono investigatori eccellenti, esperti e molto impegnati nella lotta a questo crimine".
Poiché il fenomeno è globale, vittime e sfruttatori sono in tutto il mondo e la compravendita di immagini illecite viene svolta su qualunque piattaforma, i mezzi di contrasto devono essere globali. Quelli che fanno commercio della pedo- pornografia non rispettano i confini internazionali e quindi forze dell'ordine e autorità giudiziarie devono essere in grado di superare i confini geografici.
Le polizie arrestano i consumatori, quelli che adescano sui social i minorenni fingendosi coetanei, ma l'obiettivo sfidante è smantellare le reti di sfruttamento dei bambini.
Il magistrato americano ha parlato del "Child Exploitation and Obscenity Section", un reparto speciale dove lavorano anche agenti infiltrati nelle comunità di pedofili, che per la grande pressione cui sono sottoposti sono sostenuti costantemente da psicologi, proprio come accade in Italia.
Mentre la pedo-pornografia online in Italia è punita con pene dai 6 ai 15 anni, negli Stati Uniti le pene sono molto più severe. La normativa federale prevede da 15 fino a 30 anni. Per chi ha già precedenti le pene vanno dai 35 anni fino ai 50 e in casi estremi c'è anche l'ergastolo.

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