Big data armi anti-frode nei servizi finanziari

La ricerca è di Forrester consulting per Xerox, il 48% degli intervistati: 330 senior business manager di aziende High Tech, servizi finanziari e industriali di Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito ha dichiarato di voler investire nell'analisi degli storici dei clienti per scoprire potenziali comportamenti fraudolenti. Dal sondaggio emerge che le aziende investiranno nella sicurezza dei dati anche in conseguenza delle nuove regole della General data protection regulation che entrerà in vigore nel 2017 tra gli stati membri dell'Ue.
Gli intervistati convergono sull'esigenza dell'inserimento di competenze tecniche appropriate (41%) e un terzo prevede di assumere più ingegneri e data scientist nel corso dei prossimi 12-24 mesi.
C'è di più, la ricerca evidenzia che il 69% delle aziende di servizi finanziari trova, all'interno dei sistemi, dati inesatti e questo problema potrebbe implicare la necessità di effettuare una pulizia interna dei propri data base. Proprio per quanto riguarda il miglioramento di dati già esistenti lo studio ha rivelato che le società di servizi finanziari prevedono di collaborare con i fornitori esterni per aumentare i progetti sui Big Data.
Affidarsi a dati imprecisi è il grande problema delle realtà che operano nel campo finanziario ed è per tale motivo che si stanno orientando verso l'adozione dei Big Data per scoprire più velocemente gli errori ed avere maggiori opportunità di miglioramento dei servizi esistenti.

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