Deep web: bagarinaggio e truffe

Vendevano i biglietti di concerti di star nazionali e internazionali a prezzi proibitivi, sfruttando la possibilità di rimanere anonimi grazie al deep web. La banda criminale era composta da sette persone e sono stati i Carabinieri della Compagnia di Carpi a identificare le persone coinvolte e a ricostruire le mosse dell'organizzazione.
Tutto è iniziato con la denuncia di smarrimento di una sim telefonica, ma visto che era la terza denuncia nel giro di poco tempo e anche del tutto identica alle due precedenti, ha insospettito i carabinieri che indagando hanno scoperto che le denunce servivano per poter comprare nuove sim nei negozi di telefonia.
I componenti della banda, poi, convincevano anziani e persone in difficoltà economiche, dietro compenso, ad aprire a loro nome conti Postepay, che poi venivano utilizzati dai criminali per compiere le truffe.
I conti Postepay servivano per incassare il denaro dei clienti che compravano online i biglietti dei concerti. Ma la banda non si limitava a questa attività, oltre alle vendite reali, creava anche annunci truffa, incassando soldi e riuscendo a sparire grazie alle false identità.
Contatti e vendite avvenivano sempre nel deep web, su siti non indicizzati dai motori di ricerca tradizionali. I truffatori utilizzavano browser che consentono la navigazione anonima, ma la task force informatica dei carabinieri è riuscita a smascherare l'organizzazione che ora è stata denunciata per associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica e al riciclaggio.