Falsi documenti per comprare l’Ipad 

In un negozio del centro a Livorno sono scattate le manette per un trentenne napoletano che voleva comprare un ipad con un finanziamento, ma presentando falsi documenti. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per episodi legati a reati contro il patrimonio, è stato sorpreso in flagranza mentre acquistava l’Ipad Apple del valore di 1.300 euro.
Il giovane è stato fermato dinanzi al bancone di un negozio di telefonia mentre compilava i fogli per la pratica di finanziamento. Come accertato dalla polizia, aveva una carta di credito circuito Mastercard rilasciata dalla Bnl e una carta di identità falsa che sembrava essere stata rilasciata dal sindaco di Pisa. Aveva anche due tessere sanitarie una sua e un’altra falsa intestata a persona inesistente, 1580 euro in contanti e la carta di credito clonata intestata a una donna residente in provincia di Arezzo.
Nel corso delle indagini è emerso che un complice, quarantenne napoletano, aveva tentato una truffa analoga in un altro negozio di telefonia, sempre in centro a Livorno. I due, secondo la polizia, farebbero parte di un gruppo di malviventi, specializzato in questo genere di crimine, che opera in molte città del nostro Paese.

Falsi documenti per comprare l’Ipad 

In un negozio del centro a Livorno sono scattate le manette per un trentenne napoletano che voleva comprare un ipad con un finanziamento, ma presentando falsi documenti. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per episodi legati a reati contro il patrimonio, è stato sorpreso in flagranza mentre acquistava l’Ipad Apple del valore di 1.300 euro.
Il giovane è stato fermato dinanzi al bancone di un negozio di telefonia mentre compilava i fogli per la pratica di finanziamento. Come accertato dalla polizia, aveva una carta di credito circuito Mastercard rilasciata dalla Bnl e una carta di identità falsa che sembrava essere stata rilasciata dal sindaco di Pisa. Aveva anche due tessere sanitarie una sua e un’altra falsa intestata a persona inesistente, 1580 euro in contanti e la carta di credito clonata intestata a una donna residente in provincia di Arezzo.
Nel corso delle indagini è emerso che un complice, quarantenne napoletano, aveva tentato una truffa analoga in un altro negozio di telefonia, sempre in centro a Livorno. I due, secondo la polizia, farebbero parte di un gruppo di malviventi, specializzato in questo genere di crimine, che opera in molte città del nostro Paese.