Blocco il PC e ti chiedo un riscatto

Si chiama ransomware ed è l'incubo di chi lavora con i computer. Qualcuno ha bloccato tutti i dati di lavoro con una password complicatissima ed ha bloccato anche le copie di sicurezza. Un danno enorme e per avere questa password il criminale chiede un riscatto. Purtroppo l'incubo del ransomware sta diventando abbastanza frequente tanto da spingere MELANI, la Centrale d'annuncio e d'analisi per la sicurezza dell'informazione della Confederazione Svizzera, a diramare un bollettino, riferito a Teslacrypt un ransomware che in questi mesi è stato segnalato ripetutamente. Il bollettino illustra cosa fare e cosa evitare se si è colpiti: usare un antivirus è inutile, i dati resteranno bloccati; pagare la richiesta di riscatto è un rischio, non c'è garanzia che i criminali siano di parola e diano la password di sblocco. Scollegare immediatamente da tutte le reti i computer infettati, invece, per evitare che l'infezione si propaghi ad altri computer è molto utile. Per alcuni tipi di ransomware un rimedio c'è ed è un software gratuito, come quello offerto da Cisco, che sblocca i dati. La prevenzione è, come sempre, la cura migliore: il bollettino di MELANI raccomanda di creare regolarmente copie dei dati e di metterle su supporti scollegati dal computer; invita ad essere prudenti in caso di mail inattese o da mittenti sconosciuti; ricorda che è vitale tenere aggiornato il sistema operativo e le applicazioni, avere un antivirus aggiornato e un firewall altrettanto al passo con i tempi. D'altronde chi non fa gli aggiornamenti rischia di contrarre un ransomware anche solo visitando un sito.

Vai alla fonte dell’articolo (zeusnews.it)