L'UE vuole mettere al bando le restrizioni geografiche online

È il "problema di Netflix" (ma anche di YouTube, BBC iPlayer, Amazon Instant Video e altri): in Paesi diversi lo stesso servizio offre contenuti diversi, per cui ciò che è visibile di Italia non lo è nel Regno Unito. Questo non è mai piaciuto all'Unione Europea che ora ha pubblicato una proposta per l'abolizione di queste restrizioni all'interno della più ampia riforma del copyright. Ciò significa, adesempio che gli utenti di Netflix potranno accedere a tutti i loro contenuti indipendentemente dal luogo in cui si trovano, ma anche che gli utenti di HBO Swedish potranno continuare a utilizzare il loro servizio anche in Paesi in cui esso non è presente, come l'Italia. «È nostra intenzione garantire la portabilità dei contenuti a livello transfrontaliero. Chi acquista legalmente contenuti – film, libri, partite di calcio, serie televisive – deve potervi accedere ovunque vada in Europa» ha dichiarato Andrus Ansip, vicepresidente e commissario responsabile per il mercato unico digitale. Una buona notizia, quindi, anche se con un lato negativo. Finora chi voleva accedere ai propri contenuti da uno Stato in cui questi non erano disponibili poteva usare una VPN; allo stesso modo si poteva usare una VPN per fingere di accedere da un altro Stato rispetto al proprio e entrare così a una libreria di contenuti diversa. Se passerà la proposta di abolizione dei blocchi regionali voluta dalla Commissione Europea, ciò non sarà più possibile. L'ideale sarebbe che i fornitori dei vari servizi aprissero il loro intero catalogo a tutti gli utenti, indipendentemente dalla nazionalità, ma questa ulteriore evoluzione porterebbe produrre anche modifiche alle licenze per il diritto d'autore. In ogni caso fino al 2017non ci saranno grandi modifiche del sistema perché tutto dovrà passare al vaglio ed essere approvato dal Parlamento Europeo.

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