Tim chiude contenzioso con BT, ma continua con Wind
Forse a breve si chiuderanno gli annosi contenziosi avviati dai concorrenti contro Telecom Italia, oggi Tim. Le azioni legali miravano a far riconoscere atti anti-concorrenziali e boicottaggi tecnici che erano già stati sanzionati dall'Antitrust con vari procedimenti. La relazione semestrale di Tim, da poco pubblicata, riporta che l'operatore ha conciliato con BT Italia e che a settembre ci sarà l'udienza di prima comparizione tra Tim e Wind. Resta ancora in via di definizione anche quello con KPNQ West. Secondo il quotidiano MF, Tim avrebbe pagato circa 50 milioni di euro a BT Italia. In settembre e cioè tra qualche giorno, con le stesse motivazioni, sarà la volta di Wind che chiede un risarcimento per circa 57 milioni di euro. Anche KPNQ West Italia ha citato in giudizio Telecom Italia e chiesto un risarcimento d i 38 milioni di euro e la prima udienza si è svolta nel maggio scorso. Telecom Italia si è costituita in giudizio confutando le tesi di controparte. Resta invece ancora aperto presso le autorità di settore (Agcom e Antitrust) il dossier sul tema “manutenzione e riparazione dei guasti”. Si sta verificando se ancora continua l’azione, già accertata per il periodo 2012-2015, delle aziende di manutenzione che facendo cartello gonfiano i prezzi ai danni degli operatori alternativi.