L’auto autonoma ora “vede” nella nebbia

Le auto a guida autonoma diventano in grado di "vedere" anche nella nebbia grazie ad un nuovo sistema di navigazione che risulta superiore all'occhio umano, e riesce anche a stimare la distanza degli oggetti individuati nella foschia. È stato realizzato da ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit), che presenteranno i loro risultati alla Conferenza Internazionale sulla Fotografia Computazionale che si terrà a maggio alla Carnegie Mellon University, a Pittsburgh.
I ricercatori hanno utilizzato una telecamera che spara lampi brevissimi di raggi laser e misura il tempo che impiegano a tornare quando vengono riflessi da un oggetto. In caso di nebbia, che diffonde la luce in modo anomalo a causa delle minuscole goccioline d'acqua presenti nell'aria, i ricercatori del Mit hanno utilizzato la statistica: i tempi di arrivo della luce riflessa dalla nebbia seguono uno schema chiamato distribuzione gamma. La telecamera è in grado di calcolare una diversa distribuzione gamma per ognuno dei suoi 1.024 pixel e questo le permette di non avere problemi neanche se la nebbia varia di densità. Il sensore è stato testato in una camera con nebbia artificiale molto più densa di quella che è possibile incontrare nella realtà: mentre la visione umana riusciva a penetrare la foschia per circa 36 cm, la telecamera arrivava a 57 cm, dimostrando di essere migliore di qualsiasi automobilista.