La sanità alla svolta: con intelligenza artificiale mercato da 6,6 miliardi in tre anni
La sanità sarà sempre più permeata da assistenti e medici-robot: l’intelligenza artificiale applicata all’healthcare è infatti un mercato in pieno sviluppo che produrrà un giro d’affari di 6,6 miliardi di dollari nel 2021, secondo Accenture, con un balzo rispetto ai 600 milioni di dollari del 2014. I consumatori, afferma Accenture, si aspettano di usare le tecnologie digitali nella sanità perché lo fanno già in altri settori e sanno che l’AI nell’healthcare aiuterà a controllare in prima persona tempi e modi dell’erogazione dell’assistenza, rendendo il paziente protagonista della propria cura.
Lo studio condotto dalla società di consulenza prende in considerazione investimenti, crescita del fatturato e acquisizioni sul mercato dell’intelligenza artificiale e include un sondaggio condotto fra 3.000 consumatori americani, da cui emerge che un utente su cinque ha già usato servizi sanitari potenziati dall’intelligenza artificiale, ovvero erogati tramite robot, medici virtuali o diagnostica e assistenza da remoto, col paziente che resta comodamente a casa.
Secondo Accenture i pazienti sono pronti per una sanità digitalizzata e robotizzata perché percepiscono i vantaggi dell’impiego dell’intelligenza artificiale in molte fasi dell’assistenza, come le consulenze o il monitoraggio dei parametri, tanto che, sottolinea la società di consulenza, ad oggi l’industria dell’healthcare non riesce a offrire prodotti di virtual care o robotizzati in misura adeguata alla domanda. Il sondaggio Accenture rileva che i pazienti americani già usano attivamente le app mobili legate alla sanità, anche su device indossabili come i bracciali e gli orologi smart, e sono disposti a scambiare dati con le strutture sanitarie per migliorare il controllo delle loro condizioni fisiche e il dialogo con il medico. Il sondaggio elenca i device che i pazienti americani sono disposti ad accogliere: se il 66% cita i dispositivi per misurare la pressione del sangue e altri parametri, il 61% si dice pronto per gli assistenti virtuali intelligenti che aiutano a prendere gli appuntamenti e a stimare i costi, mentre il 55% menziona gli assistenti virtuali che fanno da infermiere e aiutano a controllare lo stato di salute e le attività di prevenzione.
Le opportunità di crescita dunque sono consistenti, sia per le start-up tecnologiche che per cliniche e medici che vogliono differenziarsi con l’offerta di servizi digitali. Non a caso l’adozione da parte dei consumatori già alimenta l’interesse di imprese e investitori, venture capital compreso, che accelerano sul finanziamento e sviluppo di software e servizi basati sull‘intelligenza artificiale così come richiesto dal mercato. Il trend, sottolinea Forbes in un commento, riflette anche la spinta dell’intero sistema sanitario americano, dalle cliniche alle assicurazioni, verso modelli di erogazione dei servizi ad alto valore e personalizzati, che mettono al centro il paziente e l’approccio alla cura o assistenza erogata nel momento, nel luogo e nel modo più confortevole, oltre che efficace.
Lo studio condotto dalla società di consulenza prende in considerazione investimenti, crescita del fatturato e acquisizioni sul mercato dell’intelligenza artificiale e include un sondaggio condotto fra 3.000 consumatori americani, da cui emerge che un utente su cinque ha già usato servizi sanitari potenziati dall’intelligenza artificiale, ovvero erogati tramite robot, medici virtuali o diagnostica e assistenza da remoto, col paziente che resta comodamente a casa.
Secondo Accenture i pazienti sono pronti per una sanità digitalizzata e robotizzata perché percepiscono i vantaggi dell’impiego dell’intelligenza artificiale in molte fasi dell’assistenza, come le consulenze o il monitoraggio dei parametri, tanto che, sottolinea la società di consulenza, ad oggi l’industria dell’healthcare non riesce a offrire prodotti di virtual care o robotizzati in misura adeguata alla domanda. Il sondaggio Accenture rileva che i pazienti americani già usano attivamente le app mobili legate alla sanità, anche su device indossabili come i bracciali e gli orologi smart, e sono disposti a scambiare dati con le strutture sanitarie per migliorare il controllo delle loro condizioni fisiche e il dialogo con il medico. Il sondaggio elenca i device che i pazienti americani sono disposti ad accogliere: se il 66% cita i dispositivi per misurare la pressione del sangue e altri parametri, il 61% si dice pronto per gli assistenti virtuali intelligenti che aiutano a prendere gli appuntamenti e a stimare i costi, mentre il 55% menziona gli assistenti virtuali che fanno da infermiere e aiutano a controllare lo stato di salute e le attività di prevenzione.
Le opportunità di crescita dunque sono consistenti, sia per le start-up tecnologiche che per cliniche e medici che vogliono differenziarsi con l’offerta di servizi digitali. Non a caso l’adozione da parte dei consumatori già alimenta l’interesse di imprese e investitori, venture capital compreso, che accelerano sul finanziamento e sviluppo di software e servizi basati sull‘intelligenza artificiale così come richiesto dal mercato. Il trend, sottolinea Forbes in un commento, riflette anche la spinta dell’intero sistema sanitario americano, dalle cliniche alle assicurazioni, verso modelli di erogazione dei servizi ad alto valore e personalizzati, che mettono al centro il paziente e l’approccio alla cura o assistenza erogata nel momento, nel luogo e nel modo più confortevole, oltre che efficace.