La Tv tradizionale su 5G: la Germania battezza un progetto ad hoc, in campo anche la Rai

Nell’affollata arena competitiva dell’industria dei contenuti, in cui le piattaforme OTT e Internet TV avanzano a ritmi spediti, gli operatori broadcast tradizionali provano a crearsi nuovi varchi facendo leva sulle opportunità offerte dalle prossime reti 5G. Il nuovo standard radiomobile può, infatti, dar luogo a un nuovo mercato globale mettendo a disposizione degli operatori nuovi servizi e funzionalità per la fruizione dei contenuti televisivi su milioni di dispositivi mobili, con programmi innovativi come live TV, servizi catch-up e social.
In questo contesto, l’Istituto tedesco sulle tecnologie broadcast, IRT, ha avviato un progetto di ricerca per analizzare fino a che punto la rete 5G può essere impiegata per la trasmissione di canali TV su larga scala. Il progetto si occuperà di sperimentare in una regione Bavarese le funzionalità broadcast FeMBMS (Further evolved Multimedia Broadcast Multicast Service), che rappresentano un’evoluzione dei servizi eMBMS utilizzati nelle reti Lte.
Le prime trasmissioni sono previste per la fine del 2018: il progetto vede la partecipazione di Rohde & Schwarz e Kathrein come partner tecnologici e degli operatori Telefónica Deutschland e Bavarian public broadcaster Bayerischer Rundfunk (BR). 
Secondo Jochen Mezger, Head of the Network Technology Department dell’IRT: “Grazie a questo progetto di ricerca abbiamo definito in partnership con l’unione europea di radiodiffusione, Ebu, e importanti operatori come Bbc e Rai, le specifiche per il servizio broadcast su reti 5G. Ora ci accingiamo ad entrare nella fase di test per la successiva standardizzazione.”
Secondo Birgit Spanner-Ulmer, Director of Production and Technology di BR: ”Alcune caratteristiche del 5G sono nativamente vicine ai parametri classici dei sistemi broadcast. Ciò abilita nuove possibilità di trasmissione economica e maggiormente diffusa dei canali TV. Siamo entusiasti di testare la rete broadcast del futuro usando le nostre infrastrutture.”