Intelligenza artificiale e collaboration, ecco il workplace del futuro
Le caratteristiche del workplace del futuro, delineate da una ricerca delle società Pierre Audoin Consultants (Pac) per conto di Fujitsu, evidenziano che entro il 2025 l'AI sarà diffusa ovunque, i lavoratori saranno costantemente connessi e la norma sarà il lavoro flessibile.
Perché le aziende continuino ad essere competitive saranno necessari interventi imperniati sull'utilizzo pervasivo di sistemi basati sull'AI nel corso di tutta la giornata lavorativa. L'AI porterà il personale a potersi dedicare ad attività più complesse, interessanti e a valore aggiunto, oltre a fornire supporto attraverso l'utilizzo di assistenti intelligenti, aiutare a formare nuove relazioni di business determinando automaticamente l'abbinamento ottimale delle competenze, offrire un'esperienza altamente personalizzata, dinamica e contestuale per la programmazione delle attività della giornata, e utilizzare un routing dinamico in tempo reale per evitare gli ingorghi del traffico e ottimizzare trasferimenti e modalità di trasporto.
Dispositivi indossabili aiuteranno le persone ad autenticarsi e accedere a sistemi e informazioni sempre e ovunque. Le aziende, però, devono iniziare subito a promuovere una cultura di innovazione e collaborazione poiché una tecnologia obsoleta e pratiche di lavoro antiquate possono soffocare la produttività e demotivare il personale.
Dispositivi indossabili aiuteranno le persone ad autenticarsi e accedere a sistemi e informazioni sempre e ovunque. Le aziende, però, devono iniziare subito a promuovere una cultura di innovazione e collaborazione poiché una tecnologia obsoleta e pratiche di lavoro antiquate possono soffocare la produttività e demotivare il personale.
Quando il workplace non sarà più associato a un’ubicazione fisica, le tecniche biometriche saranno ancora più determinanti nel proteggere l’accesso ai dati e alle applicazioni enterprise, permettendo alle persone di raggiungere trasparentemente le applicazioni desiderate da qualsiasi dispositivo, ovunque si trovino. Verrano create piccole reti collaborative composte da team di freelance interni ed esterni, collegati tra loro attraverso piattaforme di comunicazione unificata e supportati da assistenti intelligenti. L’individuo non sarà più definito da un singolo ruolo, dal momento che si adatterà dinamicamente per rispondere a necessità variabili su attività differenti.
Si prevede che, nel 2025, le aziende in più rapida crescita saranno quelle capaci di identificare e reclutare velocemente le competenze disponibili all’interno di un vero pool globale di talenti: ci si affiderà al crowdsourcing globale di collaboratori freelance, utilizzando piattaforme online, che metteranno in contatto le aziende con i potenziali collaboratori, e l’intelligenza artificiale avanzata per identificare le persone dotate delle competenze adatte a ciascun progetto.
I sistemi IT dovranno aprire le applicazioni business di base anche ai partner esterni. La maggior condivisione e collaborazione interaziendale richiederà un livello di sicurezza superiore per garantire la tutela della proprietà intellettuale. Secondo Fujitsu, i partner tecnologici dovranno aiutare le aziende a gestire questi nuovi ecosistemi estesi facendosi carico, al contempo, della gestione della sicurezza e del rischio finanziario. Le aziende avranno bisogno di piattaforme e di un framework per mettere rapidamente in connessione i servizi e le competenze disponibili. Questo modello di co-creazione digitale avrà potenzialità tali da produrre un valore di business notevolmente superiore all'attuale.