Il ddl Concorrenza è legge, ma poco cambia per i consumatori

C’è voluto molto tempo, ma finalmente il ddl Concorrenza è legge. Facciamo un breve riepilogo di alcuni dei punti salienti.
Sono state semplificate le procedure di migrazione tra gli operatori di telefonia mobile. Al momento del cambio di operatore i clienti saranno informati delle spese che dovranno affrontare in caso di cambio operatore per il telefono o l'abbonamento pay tv. Il contratto non potrà essere superiore a 24 mesi e, la buona notizia è anche che è stato introdotto il recesso o il cambio di gestore via internet senza bisogno di inviare raccomandate o di andare a un centro clienti.
Sono stati introdotti i pagamenti digitali anche tramite telefonino per l'ingresso nei musei o ad eventi culturali.
L’accesso ai servizi di assistenza ai clienti di banche e società di carte di credito deve avere costi non superiori alla tariffa urbana ordinaria anche da telefono mobile.
Novità anche per il telemarketing perché gli operatori di call center non sono più obbligati a dichiarare l'identità dell’azienda per la quale avviene la chiamata, ad indicare la natura commerciale e a proseguire la chiamata solo con l’assenso del destinatario. In cambio, però sarà esteso il registro delle opposizioni anche ai numeri di cellulare e c’è l’espresso divieto, per gli operatori, di ricorrere a compositori telefonici per la ricerca automatica di numeri che non sono negli elenchi pubblici. Gli utenti potranno individuare le telefonate che giungono dal call center perché sarà creato un prefisso unico e distintivo.
Entro un anno dall'entrata in vigore del ddl il governo è delegato ad adottare un decreto legislativo che disciplini le attività degli autoservizi pubblici non di linea, come Uber e Ncc.
Torna il rinnovo tacito dell’assicurazione per le polizze danni, ma chi si doterà della scatola nera (a spese della compagnia assicurativa) avrà uno sconto e i dati registrati avranno valore di prova. Per avere ulteriori sconti sulla polizza, i clienti potranno accettare di sottoscrivere clausole antifrode.
Gli alberghi saranno liberi di fare offerte migliori rispetto a quelle dei siti Internet di prenotazione online come ad esempio Booking. Gli operatori italiani potranno, come già in Francia, Germania e altri paesi europei, offrire la loro tariffa svincolati dalla parity rate imposta dalle Online Travel Agency (Ota).
Molto critiche le associazioni di consumatori che ritengono la legge inefficace e non rispondente ai requisiti necessari per portare benefici, in alcuni casi rischia di produrre danno ai consumatori.
Per quanto riguarda l'abolizione del parity rate in molti ritengono che impedirà al consumatore di confrontare i prezzi in modo trasparente sui siti comparatori e quindi di non poter più scegliere l’offerta più conveniente. Pochissimo è stato fatto sul fronte professionisti. E’ rimasto, di tutte le azioni inizialmente previste, solo l’obbligo di presentare preventivo scritto ai clienti per gli avvocati e gli architetti. I notai saliranno di poco nel numero, da uno ogni 7mila abitanti a uno ogni 5mila, ma mantengono l’esclusiva sulla costituzione delle srl semplificate quando, invece, si sperava in una semplificazione per la quale sarebbe bastata una scrittura privata. Persa anche la battaglia per i farmaci di fascia C, le farmacie mantengono l’esclusiva a scapito dei supermercati e questo non garantisce il risparmio nell’acquisto dei farmaci da banco.
Dopo anni di dibattito, ci aspettavamo di più.