Come digiti? La tastiera potrà raccontare molto di te
Il progetto è ancora in corso, ma Leon Eckert, ricercatore della New York University, sta mettendo a punto un sistema che, attraverso l'analisi del modo in cui vengono pigiati i tasti sulla tastiera, possa risalire all'identità di chi scrive e anche capire quali siano le sue emozioni.
Il sistema richiede, alla persona che si sottopone al test, di digitare tre volte la stessa frase. Il software, dopo la ripetizione di questa azione, crea un profilo che contiene le statistiche riguardo alle sue abitudini ai tasti. Durata della pressione su una lettera, tempo d'attesa tra un tocco e all'altro, ecc. Sembra che pochi secondi di battitura siano sufficienti per collocare il candidato nel profilo di battitura che ha le stesse caratteristiche della persona che sta scrivendo. E quindi di riconoscerlo tra gli altri utenti schedati. Nella seconda fase del progetto, il ricercatore ha chiesto ad alcuni volontari di installare un software che monitora la tastiera sui loro computer. Mentre i volontari scrivevano sono stati più volte interrotti per riportare su un'interfaccia il loro umore del momento, tristi, stanchi, felici. Con tutti i dati, Eckert ha costruito un algoritmo d'apprendimento automatico che può prevedere le emozioni di chi è al pc. Oggi il margine di errore è ancora alto, ma il ricercatore sta lavorando per migliorarlo e sembra che non sia il solo a perseguire questo obiettivo. Certo è che la profilazione comportamentale fa gola a molti e le tecnologie dell’IA potrebbero dare grandi risultati in tal senso.