I gestori dei siti non sono sempre responsabili dei commenti anonimi diffamatori

La Corte europea per i diritti dell’Uomo conferma quanto già avevano stabilito i tribunali svedesi: il gestore del sito, o del blog, non è responsabile per i commenti diffamatori anonimi pubblicati.
La Corte di Strasburgo spiega così la decisione: «…bisogna trovare un equilibrio fra il diritto individuale al rispetto della vita privata e il diritto di libertà d’espressione di cui gode ogni individuo o gruppo che gestisce un portale internet». La regola, però, non vale sempre, ma solo quando: il commento è offensivo, ma non incita all’odio o alla violenza; è pubblicato su un piccolo blog gestito da una associazione no-profit; il contenuto è rimosso il giorno in cui è presenta la denuncia o se è rimasto visibile per soli nove giorni.