L’IoT può diventare un “simpatico” passatempo
La tecnologia non sempre è un’amica che rende più facile la vita, Mark Rittman, un dirigente della Oracle, ha potuto constatare e anche raccontare, via Twitter, la sua disavventura tecnologica. Protagonista dell’esilarante performance un bollitore d'acqua per il tè che, per undici ore, ha resistito a Mark e all’Iternet delle cose.
Sicuramente il bollitore aveva un software non integrato con quello degli altri dispositivi connessi, compreso l’Amazon Eco, che abitualmente consente agli utenti di dire ai dispositivi intelligenti della “smart home” cosa devono fare. L’intero sistema di automazione domestica avrà creduto di essere minacciato da un hacker e ha dato il via ad una ribellione generale.
Ma vediamo cosa è accaduto appena il nuovo arrivato è “entrato” nella “smart home”?
L’access point Wi-Fi ha deciso che era meglio avviare un bel reset; il bollitore, invece, non riuscendo a comprendere i dati ricevuti via Wi-Fi, ha continuato a scollegarsi dalla rete domestica.
Rittman, intanto, ha iniziato a raccontare tutte le fasi della lotta su Twitter e, il gran numero di follower ha mandato in tilt il server di casa e messo offline il suo Amazon Echo.
Appena il bollitore ha iniziato a ricevere i giusti comandi vocali da Echo, le lampadine della casa, anch’esse,"smart", hanno deciso di spegnersi simultaneamente per il tempo necessario a scaricare e installare un aggiornamento. L’IoT ha comunque vinto perchè Mark, anche se con qualche inciampo, ha trasformato un bollitore riottoso in uno oggetto intelligente.