Quale futuro per il lavoro?
Il report di Ubs parla chiaro, molte cose cambieranno in tema di lavoro e occupazione.
Proprio mentre la Francia dà spazio al diritto dei dipendenti di essere irreperibili fuori dall’orario di lavoro, gli esperti, dicono che il lavoro che verrà sarà senza limiti di spazio e di tempo.
I prossimi lavoratori, i Millennials di oggi e le generazioni ancora più giovani, imporranno il loro modo di essere e di vivere anche nelle attività lavorative.
Nel Global Leadership Summit molti capi azienda hanno già dichiarato che nel 2020 i tre quarti dei lavoratori non avranno più un il loro posto in un ufficio. Gli esperti di Ubs, nel report dedicato al "lavoro del futuro", parlano addirittura di "Bricolage Living" e cioè della capacità di costruire una vita nella quale i lavoratori dovranno saper saltare in luoghi diversi, senza orari stabiliti rigidamente.
Sarà la tecnologia ad accelerare questo processo e d’altro canto già da tempo si dice che il 47% delle professioni attuali, nei prossimi vent'anni, rischiano di esser sostituite dall'automazione.
Il report di Ubs si sofferma sulle caratteristiche dei nuovi professionisti; i Millennials che sono stati definiti Flexapreneurs perché uno dei tratti che li caratterizza è proprio la flessibilità. La percentuale di freelance in Europa è cresciuto del 45%, tra il 2004 e il 2013, va detto che non è stata proprio una scelta, ma più un obbligo dettato dal mercato del lavoro; la ricerca però non si sofferma su questo particolare e punta invece ad affermare che sarà la connettività a dare l’"ubiquità" ai lavoratori dei prossimi decenni. Le assunzioni saranno fatte combinando il curriculum dei lavoratori con le esigenze delle aziende e dureranno il tempo necessario a realizzare il progetto.
Le aziende se vorranno attrarre i Millennials, dovranno mettere in atto una serie di strategie. Puntare su alcuni elementi quali: diversità di genere; consapevolezza delle esigenze di tutti; prevedere differenti soluzioni contrattuali; garantire un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata; rendere piacevole e funzionale il luogo di lavoro per favorire la produttività e abbattere l'assenteismo; attenzione alla soddisfazione sul posto di lavoro; sviluppare l'intelligenza emotiva dei manager.
La ricerca mette anche in evidenza l’interesse dei giovani verso i temi sociali e sembra che i migliori talenti siano attratti dalle aziende che si impegnano per la società e l'ambiente.
Proprio mentre la Francia dà spazio al diritto dei dipendenti di essere irreperibili fuori dall’orario di lavoro, gli esperti, dicono che il lavoro che verrà sarà senza limiti di spazio e di tempo.
I prossimi lavoratori, i Millennials di oggi e le generazioni ancora più giovani, imporranno il loro modo di essere e di vivere anche nelle attività lavorative.
Nel Global Leadership Summit molti capi azienda hanno già dichiarato che nel 2020 i tre quarti dei lavoratori non avranno più un il loro posto in un ufficio. Gli esperti di Ubs, nel report dedicato al "lavoro del futuro", parlano addirittura di "Bricolage Living" e cioè della capacità di costruire una vita nella quale i lavoratori dovranno saper saltare in luoghi diversi, senza orari stabiliti rigidamente.
Sarà la tecnologia ad accelerare questo processo e d’altro canto già da tempo si dice che il 47% delle professioni attuali, nei prossimi vent'anni, rischiano di esser sostituite dall'automazione.
Il report di Ubs si sofferma sulle caratteristiche dei nuovi professionisti; i Millennials che sono stati definiti Flexapreneurs perché uno dei tratti che li caratterizza è proprio la flessibilità. La percentuale di freelance in Europa è cresciuto del 45%, tra il 2004 e il 2013, va detto che non è stata proprio una scelta, ma più un obbligo dettato dal mercato del lavoro; la ricerca però non si sofferma su questo particolare e punta invece ad affermare che sarà la connettività a dare l’"ubiquità" ai lavoratori dei prossimi decenni. Le assunzioni saranno fatte combinando il curriculum dei lavoratori con le esigenze delle aziende e dureranno il tempo necessario a realizzare il progetto.
Le aziende se vorranno attrarre i Millennials, dovranno mettere in atto una serie di strategie. Puntare su alcuni elementi quali: diversità di genere; consapevolezza delle esigenze di tutti; prevedere differenti soluzioni contrattuali; garantire un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata; rendere piacevole e funzionale il luogo di lavoro per favorire la produttività e abbattere l'assenteismo; attenzione alla soddisfazione sul posto di lavoro; sviluppare l'intelligenza emotiva dei manager.
La ricerca mette anche in evidenza l’interesse dei giovani verso i temi sociali e sembra che i migliori talenti siano attratti dalle aziende che si impegnano per la società e l'ambiente.