Il cloud ha un codice di condotta tutto europeo
I Cloud Infrastructure Service Provider (CISPE) sono 25 hanno sede in 11 paesi europei (per l’Italia c’è Aruba) ed hanno messo a punto un codice di condotta per la protezione dei dati. I contenuti del documento anticipano, di fatto, quanto previsto nel General Data Protection Regulation varato dall’UE che sarà in vigore dal maggio 2018. L’obiettivo è dare a cittadini e imprese uno strumento per poter valutare i servizi ai quali affidarsi.
Il documento chiarisce come e dove sono trattati e salvati i dati dei clienti, nonché gli scopi per i quali possono o non devono essere utilizzati. Con il nuovo codice di condotta, i dati conservati nella nuvola non possono essere utilizzati per fini diversi da quelli stabiliti, pertanto niente studi di marketing, divieto di data mining, di profiling e anche di rivendita dei dati a terzi. Il Codice prevede anche che siano conservati all’interno dei territori Ue e dell'area economica europea e non sui server in Asia o negli Usa dove, per altro, non è garantito lo stesso livello di tutela della privacy.
Fanno parte di Cispe: Arsys, Art of Automation, Aruba, BIT, Daticum, Dominion, Fasthosts, FjordIT, Gigas, Hetzner Online, Home, Host Europe Group, IDS, Ikoula, LeaseWeb, Lomaco, Outscale, OVH, Seeweb, Solidhost, UpCloud, VTX, XXL Webhosting, 1&1 Internet.