Bandi Infratel, contenzioso frena banda ultralarga
Fastweb ricorre al Tar del Lazio e chiede la sospensione dei tempi di gara del bando pubblicato da Infratel per l’aggiudicazione della realizzazione della rete in fibra, di proprietà pubblica, in Abruzzo-Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. La prima udienza si terrà il 5 ottobre.
La società ha impugnato il divieto, presente nel bando di prequalifica, di apportare modifiche all'assetto con cui ci si è prequalificati.
Poi c’è anche Telecom Italia che ha deciso di appellarsi al tar perché contesta la delibera Agcom 120 del 2016 che, nel regolare la vendita di wholesale ha specificato che i prezzi, al fine di scongiurare fenomeni anticoncorrenziali come il dumping, devono essere applicati a condizioni eque.
Telecom Italia chiede, inoltre, che anche Infratel sia soggetta ai "test di prezzo” per fissare le tariffe. Anche se Telecom Italia non ha ancora richiesto la sospensione dei tempi, non è escluso che, dopo l’esito dell’udienza del 5 ottobre, decida di farlo.
Si teme che questo scenario possa rallentare l’avvio del progetto che prevede il cablaggio delle aree bianche, ossia le aree considerate dagli operatori di Tlc poco appetibili in termini di business.
L’avvio del progetto “banda ultralarga” sembra dover subire un’ulteriore battuta d’arresto per via di un contenzioso che rischia di allargarsi anche alle altre aziende di Tlc prequalificate. Nella partita, c’è anche Wind che sembra decisa ad "autotutelarsi" nell'ambito dell'accordo di partnership con Eof (Enel Open Fiber).
Le incertezze e l’attesa delle decisioni dei giudici potrebbero compromettere seriamente anche il disegno “strategia Industria 4.0” del ministro Calenda, presentato in questi giorni, che nelle linee strategiche di intervento 2017-2020 punta decisamente, per il rilancio dell’economia del Paese, anche sul Piano Banda Ultralarga. Si parla di garantire nel triennio, attraverso un mix di investimenti pubblici e privati, la copertura a 30 Mbps al 100% delle aziende italiane entro il 2020 e quella a 100 Mbps al 50% delle aziende.