Strand Consult: net neutrality e user experience 

La società di ricerca, da sempre molto critica rispetto alla net neutrality, già nel 2013 pubblicava una nota in cui raccontava come 8 regolatori telecom nazionali europei avessero chiesto all'Ue di far sapere al mercato che alcuni modelli di smartphone avevano problemi di ricezione e che questo impattava negativamente sull’esperienza d'uso. 
Lo smartphone, infatti, incide molto sulla qualità percepita del servizio mobile e spesso le persone imputano i "problemi di rete" all'operatore, quando invece è il device che "non prende" o "prende male". I regolatori telecom nazionali lo sanno ed hanno chiesto, a Daniel Calleja Crespo, Director General for Enterprise and Industry della Commissione europea, di assegnare un bollino di qualità alle capacità di ricezione dei cellulari. La copertura mobile richiede la cooperazione di molti attori e la copertura debole è causata, spesso, proprio da telefoni inadeguati. 
L'UE, però, secondo Strand preferisce da sempre incolpare gli operatori mobili per una cattiva esperienza d'uso, piuttosto che gli attivisti della net neutrality, finanziati da Google e dalle grandi aziende americane. Sempre secondo Strand, la normativa dell'Ue ha il solo scopo di compiacere i consumatori e in quest’ottica si spiegano le norme su roaming e net neutrality, misure che non creano lavoro e non stimolano la crescita come, invece, richiesto nel Digital Single Market.
Sempre secondo Strand Consult le regole sulla neutralità della rete non produrranno una migliore esperienza della rete mobile, perché questa si può ottenere solo aumentando gli investimenti in infrastrutture e mettendo sul mercato cellulari migliori.