Smartphone: cosa fare per non rimanere a secco di Gigabyte

SosTariffe ha messo insieme una serie di consigli per gli utenti in mobilità che aiutano a tenere sempre sotto controllo il proprio traffico dati e a non esaurirlo prima del tempo. Prima di tutto valutiamo con attenzione le offerte, e scegliamo quella che si addice di più alle nostre abitudini.
Quanto consuma una conversazione su WhatsApp con immagini e qualche video? E vedere una partita di Serie A in streaming? A ogni profilo d'uso della telefonia mobile corrisponde l'offerta giusta e sbagliare può costare caro.
Il traffico dati, fino a qualche tempo fa marginale, oggi, nelle offerte di telefonia mobile, sta diventando importante quanto i minuti di conversazione. Sempre più utenti navigano online attraverso il proprio smartphone e il proprio tablet collegandosi alle reti mobili e questa abitudine se non si dispone di connessioni WiFi, può far sfondare il tetto del traffico mensile e procurare notevoli costi extra.
Seguiamo dunque i cinque accorgimenti e avremo meno sorprese e più gigabyte a disposizione.
Controlliamo di avere correttamente indicato, tra le impostazioni del telefono, il funzionamento delle attività automatiche particolarmente "onerose" in termini di banda come l'aggiornamento delle applicazioni o l'upload delle fotografie sul cloud. Facciamole solo quando siamo collegati con il WiFi.
Stiamo attenti alle app in background, che possono essere la causa di veri e propri salassi. Chiudiamo periodicamente quello che non utilizziamo.
Un punto a parte è dedicato alla gestione delle notifiche: molti smartphone, come quelli Android, permettono di stabilire direttamente dal sistema operativo dell'apparecchio un limite di traffico, superato il quale si riceverà una notifica. Anche i provider telefonici hanno applicazioni che inviano avvisi per consumi anomali o per avvertirci di limitare un po' le connessioni per non esaurire il nostro credito.
Se utilizziamo molto il cloud o i servizi streaming audio, e in particolare se facciamo riferimento più volte agli stessi file per visualizzare, ascoltare, guardare, è meglio scaricare il documento direttamente sul dispositivo così eviteremo sprechi inutili.
Molti browser, infine, mettono a disposizione opzioni per la compressione dei dati che, anche se comportano un lieve rallentamento nel caricare le pagine, consentono risparmi in gigabyte del 30 o 40%.

Vai alla fonte dell’articolo (corrierecomunicazioni.it)