Stop alla password, Google progetta Abacus

La password è uno dei punti critici per la sicurezza e Google già da tempo lavora per rafforzare i sistemi basati su di essa, ha introdotto l'autenticazione in due passaggi, ha sostituito le password costituite da caratteri con un'identificazione biometrica. Ma questo non basta, il 2016 sarà l'anno di Project Abacus che le sostituirà con un sistema a prova di hacker.
Abacus si basa non su un unico dato biometrico per identificare l'utente, ma su una serie di dati biometrici combinati che danno origine a un punteggio di fiducia (trust score). Se questo punteggio è abbastanza alto, l'identità dell'utente è confermata e questi può accedere allo smartphone, al PC e a qualunque dispositivo.
La chiave di Abacus è il monitoraggio costante, l'identificazione non avviene in un dato momento, ma è continua: quando Abacus si accorge che l'utente non corrisponde ai parametri che ha in memoria deduce che si tratta di un'altra persona e la esclude dal sistema.
Abacus sembra dare un vero scossone alla nostra privacy perché lo smartphone, per riconoscerci, dovrà spiare ogni momento della nostra vita.
Google, prima di far diventare Abacus una realtà, dovrà dirci come utilizzerà i dati raccolti e come li renderà inespugnabili in termini di sicurezza.

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