Le declinazioni dell’intelligenza e l’illuminismo digitale all’Internet Festival
“Non è una rivoluzione digitale: è una insurrezione generata dalla rivoluzione mentale. È inutile chiedersi quali danni al nostro cervello possono fare lo smartphone o il tablet ma capire da quali cervelli è stato prodotto per accettarne la straordinarietà”: così Alessandro Baricco al Teatro Verdi di Pisa in uno dei tanti eventi dell’edizione 2018 di Internet Festival, che si è conclusa nella città toscana. L’autore ha tracciato il percorso “su come comprendere e accettare il nuovo mondo in cui viviamo, che è destinato a cambiare sempre più rapidamente”.
L’edizione di quest’anno, conclusasi domenica 14 ottobre, è stata dedicata all’esplorazione delle molteplici declinazioni dell’intelligenza, umana e non umana. Centinaia gli eventi, le presentazioni, gli incontri e le novità del futuro prossimo di #IF2018: dal primo drone per il trasporto di sangue all’algoritmo per migliorare l’analisi delle partite di calcio, dalla blockchain ai nuovi diritti, dalla cybersecurity alla datacrazia, dagli animali cibernetici agli influencer sui consensi politici, fino alle star della Rete. Per quattro giorni decine di relatori da tutto il mondo si sono confrontati sull’accelerazione tecnologica della nostra epoca.
Oltre ai 250 eventi diffusi in tutta la città, il festival ha viaggiato online con oltre 15.400 dispositivi connessi alla rete dedicata con 350 access point wifi.
“Il concetto dell’intelligenza connettiva – ha raccontato il massmediologo Derrick de Kerckhove durante il Festival – è diventato obsoleto. La connessione è l’anima dell’intelligenza, ma il concetto non teneva conto del legame con l’intelligenza artificiale. I nostri dati e i nostri argomenti sono oggi trattati da qualcosa fuori di noi. La Rete oggi è totalmente controllata dagli algoritmi, ma essi contengono un sacco di pregiudizi, capaci di fare danni. Serve un’etica dell’algoritmo”. “È indispensabile un illuminismo digitale per restituire dignità alla Rete”, ha suggerito il blogger dissidente iraniano Hossein Derakhshan, conosciuto con il nickname di Hoder.
Di intelligenza collettiva ha invece parlato Dino Pedreschi, dell’Università di Pisa, pioniere della Big Data Analytics. “L’intelligenza artificiale? In realtà non è altro che un’intelligenza collettiva: bisogna fornire moltissimi esempi alla macchina per avere una risposta realistica. Ma se facciamo introiettare alla macchina milioni di casi giudiziari, ad esempio, questa introietterà anche tutti i pregiudizi che hanno fatto la storia giudiziaria (razziali, di genere, ecc.). Le macchine imparano anche i nostri errori, ma non sono in grado di distinguerli”. Più ottimista Roberto Pieraccini, Director Engineering di Google, che prevede che nel futuro “faremo come i Greci 2000 anni fa: ci occuperemo di filosofia, arte e matematica, mentre i robot si occuperanno delle cose pratiche”.
Sempre di grande attualità il dibattito attorno alle fake news e alla manipolazione dei dati personali sul web. “La verità è morta? No, ma è necessario un esercizio di equilibrio tra informazione corretta, approfondita, verificata e la velocità delle piattaforme”, ha dichiarato Salvatore Ippolito, amministratore delegato di AGI. “La maggior parte di noi oggi – ha fatto eco Vesselin Popov, direttore sviluppo business dello Psychometrics Center dell’Università di Cambridge – è consapevole che il nostro comportamento online è ampiamente monitorato per scopi che vanno dal marketing alla sicurezza nazionale, ma pochi sanno che questi strumenti di monitoraggio stanno rapidamente sviluppando una capacità di valutazione psicologica senza precedenti”.
L’ottava edizione di Internet Festival è stata segnata dalla presentazione del progetto SIRIP – Sino-Italian Research and Industrial Park – Zhangqui Italian Citadel, che coniugherà spazi residenziali, shopping mall e un hub tecnologico in uno spazio di 70 ettari. Da segnalare anche l’inaugurazione del primo Centro regionale in Italia sulla cybersecurity, promosso dalla Regione Toscana e costituito dalle Università di Firenze, Pisa e Siena con Imt di Lucca e IIT-CNR, che sosterrà PMI e pubblica amministrazione nell’implementare i livelli di sicurezza informatica.
Solo posti in piedi nelle sessioni alla Scuola Sant’Anna sui diritti e l’intelligenza artificiale (dove si è capito che già legali e magistrati fanno ampio ricorso a tecniche digitali predittive) e sulla blockchain, che il segretario della Fim Cisl Marco Bentivogli ha delineato come “uno strumento di democrazia davvero partecipato”.