Fintech e Ict insieme contro il cybercrime, nasce il consorzio mondiale per la sicurezza

Nei prossimi cinque anni il costo del cybercrime è stimato alla stratosferica cifra di 8mila miliardi di dollari. Sono i dati che fanno da sfondo a una nuova iniziativa, lanciata sotto l’egida del World Economic Forum: un consorzio per rafforzare la cybersecurity delle società finanziarie tecnologiche (fintech) e degli aggregatori di dati.
Tra i fondatori del consorzio vi sono Citigroup, Zurich Insurance, la fintech Kabbage, Hewlett Packard e il fornitore Usa di infrastrutture finanziarie Depository Trust & Clearing Corporation (Dtcc). L’obiettivo è creare una rete per la valutazione della cybersecurity nella tecnologia finanziaria.
La costituzione del consorzio è giunta dopo che, nell’ambito dei lavori del World Economic Forum, i massimi esperti di cybersecurity hanno identificato la crescente minaccia di attacchi cyber ai fornitori di servizi finanziari come una delle maggiori preoccupazioni a livello globale.
Il consorzio comincerà a lavorare immediatamente, in stretta consultazione con il nuovo Centro per la Cybersecurity del World Economic Forum a Ginevra. Elaborerà principi comuni per la valutazione della cyber sicurezza, una guidance per la sua attuazione e il miglioramento dell’organizzazione in questo ambito da parte delle istituzioni.
Gli esperti hanno, in effetti, già identificato 19 ambiti per le soluzioni ai rischi cyber in cui incorrono i dati dei clienti e due vengono considerati prioritari. Si tratta della misura del cyber-rischio, ovvero della sua standardizzazione per renderlo più comprensibile e comparabile, e della sua valutazione, che va basata su principi comuni e con un meccanismo "a punti" e iniziative pratiche che aiutino le aziende a valutare e migliorare i loro processi in materia di cybersecurity.