Fbi, Cia e Nsa: Non usate gli smartphone di Huawei e Zte. La Cina li usa per spiarvi
Ben sei agenzie statunitensi di intelligence si sono unite per fare un'unica raccomandazione: "Non utilizzate i telefoni di Huawei e Zte".
Hanno dichiarato, davanti a una commissione del Senato Usa, che usare i prodotti costruiti dai giganti cinesi è un pericolo per gli utenti.
Il motivo: "I rischi che presenta il consentire a qualsiasi azienda o ente legato a un governo straniero che non condivide i nostri valori di guadagnare posizioni di potere all'interno della nostra rete di telecomunicazioni".
Tali aziende potrebbero utilizzare quelle possibilità per "sottrarre informazioni o alterarle con intenti malevoli. Inoltre, ciò fornisce loro l'occasione di condurre attività nascoste di spionaggio".
Huawei, che lo scorso settembre ha superato Apple diventando il secondo maggior produttore di smartphone al mondo (dopo Samsung), ha risposto di essere "al corrente di tutta una serie di attività condotte dal governo degli Usa apparentemente finalizzate a danneggiare gli affari di Huawei nel mercato americano".
"Huawei" – ha aggiunto il colosso cinese – "gode della fiducia di governi e clienti in 170 Paesi in tutto il mondo, e non costituisce una minaccia alla sicurezza informatica superiore a quella di qualsiasi attore del mercato Ict, dato che condividiamo la stessa filiera e le medesime capacità produttive".
Hanno dichiarato, davanti a una commissione del Senato Usa, che usare i prodotti costruiti dai giganti cinesi è un pericolo per gli utenti.
Il motivo: "I rischi che presenta il consentire a qualsiasi azienda o ente legato a un governo straniero che non condivide i nostri valori di guadagnare posizioni di potere all'interno della nostra rete di telecomunicazioni".
Tali aziende potrebbero utilizzare quelle possibilità per "sottrarre informazioni o alterarle con intenti malevoli. Inoltre, ciò fornisce loro l'occasione di condurre attività nascoste di spionaggio".
Huawei, che lo scorso settembre ha superato Apple diventando il secondo maggior produttore di smartphone al mondo (dopo Samsung), ha risposto di essere "al corrente di tutta una serie di attività condotte dal governo degli Usa apparentemente finalizzate a danneggiare gli affari di Huawei nel mercato americano".
"Huawei" – ha aggiunto il colosso cinese – "gode della fiducia di governi e clienti in 170 Paesi in tutto il mondo, e non costituisce una minaccia alla sicurezza informatica superiore a quella di qualsiasi attore del mercato Ict, dato che condividiamo la stessa filiera e le medesime capacità produttive".