Cybersecurity: gli hacker rubano 150 miliardi all’anno
La pirateria informatica costa quasi 150 miliardi all'anno, considerando un campione di 978 milioni di consumatori sparsi in venti Paesi. I numeri, contenuti nel Norton Cybersecurity Report, sono impietosi e sintomatici della nuova era della guerra informatica a cui stiamo assistendo.
L'Italia non è immune: lo scorso anno sono caduti, nella rete dei pirati informatici, sedici milioni di utenti, per perdite superiori a 3,5 miliardi di euro. Nella gerarchia dei pericoli, l'attacco più letale è senza dubbio l'ingresso nella propria mail o nel proprio profilo social, seguito dal furto di identità o dalla frode sulla carta di credito. Il primato per i danni più onerosi spetta agli Usa con 21,22 milioni, quasi il doppio della media globale, mentre in Italia il costo del cybercrime è di 6,73 milioni di dollari, il più basso tra i Paesi analizzati, dopo quello dell'Australia (5,41 milioni).
Cifre che intaccano la fiducia degli utenti in banche e governo. L'indice di chi reputa poco efficaci le misure, messe in campo dalla politica, nella lotta al cyberterrorismo è salito al 62%; è rimasto pressoché invariato quello indicante la fiducia nei confronti delle banche.
L'Italia non è immune: lo scorso anno sono caduti, nella rete dei pirati informatici, sedici milioni di utenti, per perdite superiori a 3,5 miliardi di euro. Nella gerarchia dei pericoli, l'attacco più letale è senza dubbio l'ingresso nella propria mail o nel proprio profilo social, seguito dal furto di identità o dalla frode sulla carta di credito. Il primato per i danni più onerosi spetta agli Usa con 21,22 milioni, quasi il doppio della media globale, mentre in Italia il costo del cybercrime è di 6,73 milioni di dollari, il più basso tra i Paesi analizzati, dopo quello dell'Australia (5,41 milioni).
Cifre che intaccano la fiducia degli utenti in banche e governo. L'indice di chi reputa poco efficaci le misure, messe in campo dalla politica, nella lotta al cyberterrorismo è salito al 62%; è rimasto pressoché invariato quello indicante la fiducia nei confronti delle banche.