Hacker sequestrano i server di un ospedale

Lo scorso 11 gennaio l'Hancock Regional Hospital di Greenfield, Indiana (Usa) è rimasto vittima di un cyberattacco che ha compromesso l'intera rete informatica ospedaliera.
Come di solito accade durante questi attacchi, i computer si sono bloccati e hanno preso a mostrare soltanto una schermata che chiedeva il pagamento di un riscatto in Bitcoin: soltanto cedendo al ricatto il personale dell'ospedale avrebbe potuto avere nuovamente accesso ai dati.
L'amministrazione ospedaliera non si è lasciata intimorire e ha deciso di spegnere ogni Pc, al fine di evitare il diffondersi di di qualsiasi malware avesse colpito i computer, per poi contattare l'Fbi.
Sembra che l'attacco non sia stato facilitato da un errore umano, come quello di un dipendente che abbocca a una email di phishing.
Attualmente la rete informatica dell'ospedale americano è tornata alla piena operatività, ma l'Fbi non ha spiegato se ciò sia stato possibile cedendo al ricatto oppure liberando il sistema dall'infezione. L'amministratore della struttura ritiene che non ci sia stato alcun furto di dati.
Gli agenti federali statunitensi sono sicuri che si sia trattato dell'atto di un criminale esperto e con un obiettivo preciso.