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Sicurezza 

Autenticazione a due fattori: troppo pigri nove utenti su dieci

23 Gennaio 2018 admin Account, autenticazione, cybersecurity, furto di dati, furto di identità, gmail, Google, login, Password, sicurezza, Smartphone, token, violazioni informatiche
Google incontra ancora difficoltà nel far utilizzare l'autenticazione a due fattori ai suoi utenti. Il sistema di doppia verifica nelle procedure di login, utile per acceditarsi su Gmail, YouTube, Drive, Foto, G+ e altri servizi, è usato da meno di una persona su dieci. Così ha svelato il software engineer Grzegorz Milka sul palco della conferenza “Enigma”, in corso questa settimana a San Francisco.
Un livello di adozione inferiore al 10% può essere accettabile per tecnologie emergenti, ma non per un metodo che è stato introdotto sugli account Google ben sette anni fa. Si rimane ulteriormente perplessi se si pensa a quanto il tema delle violazioni informatiche, del furto di dati e di identità abbia dominato nelle pagine del giornalismo negli ultimi anni.
Se il metodo “two-step” è attivo, nel caso di intercettazione di username e parole chiave, a un eventuale malintenzionato che tenti di violare un account servirebbero anche i token temporanei inviati all'utente sul proprio smartphone. Al quesito "l'autenticazione a due fattori non potrebbe essere resa obbligatoria per tutti gli account Google?", sollevato dai giornalisti durante la conferenza di San Francisco, Milka ha risposto sottolineando esigenze di usabilità: estendendo a chiunque la procedura dell'Sms di verifica, bisognerebbe considerare “quante persone spingeremmo ad andarsene”.
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