World-Check preoccupa i garanti europei per la Privacy

Ci sono dentro i dati di oltre due milioni di persone, aziende, Ong, sindacati, è il database di Thomson Reuters, utilizzato dalle più grandi banche del mondo per avere informazioni sui loro clienti e valutare la loro affidabilità. Oggi si è saputo che l'Autorità italiana per la protezione dei dati e le altre autorità garanti dei paesi europei si sono riunite per valutare il problema visto che World-Check è già oggetto di tre istruttorie: in Inghilterra, in Belgio e una in Italia. L’istruttoria italiana è stata avviata dal Garante su segnalazione di un cittadino che ha subito danni enormi dall'inserimento di dati non aggiornati. Ma c’è di più, anche dopo la sua specifica richiesta di cancellazione, il suo profilo continua ad essere visibile e a disposizione di banche e operatori finanziari.
Purtroppo World-Check è un database confidenziale e questo vuol dire che gli operatori che lo usano non lo dichiarano e, inoltre, chi finisce nel database non lo sa e lo scopre quando subisce le decisioni di chi ha verificato i suoi dati come ad esempio: la chiusura del cc sulla base di informazioni che possono essere non aggiornate o, peggio, arbitrarie.
La moschea di Finsbury Park a Londra, nel 2014, si è vista chiudere improvvisamente il conto in banca dalla HSBC, senza spiegazioni, senza possibilità di appello e senza che nessun istituto di credito, a parte la Banca Islamica, fosse disponibile ad aprirne un altro. Il database World-Check aveva schedato Finsbury Park nella categoria "terrorismo". Il centro religioso, che nel 2005 aveva avuto problemi, ma da anni è considerato un esempio di integrazione per la comunità locale; World-Check, fermo ad un passato lontano ha creato non pochi problemi e la moschea, per i danni subiti, è ricorsa contro Thomson Reuters, ha vinto e ottenuto 10mila sterline a titolo di indennizzo.
La Banca d'Italia proprio in questi giorni ha comunicato che sono pervenute moltissime segnalazioni di operazioni finanziarie sospette a rischio di riciclaggio e terrorismo, c’è solo da sperare che siano segnalazioni affidabili e prese da fonti sicure e aggiornate.
Thomson Reuters, ad esempio, dichiara che le sue schede sono compilate utilizzando oltre 540 liste di sanzioni governative e report giornalistici su oltre 240 paesi: un lavoro che si basa su 100mila "fonti rispettabili" (reputable sources), eppure errori ne ha fatti!
 
Un’inchiesta del quotidiano La Repubblica ha reso noto che tutti i politici italiani sono schedati e che, nel DB di World-Check c’è anche una bambina. Alla voce "terrorismo" invece, ci sono organizzazioni come "CasaPound", che non è mai stata coinvolta in inchieste per questo reato, gruppi come la Federazione Anarchica Informale, attivisti politici come i NoTav e anche persone scagionate dalle accuse di terrorismo nove anni fa.
Sconcerto e preoccupazione sono sentimenti legittimi, ma forse è anche utile agire chiedendo alla Thomson Reuters: se siamo schedati in World-Check, quali sono le informazioni e quanto sono aggiornate. Possiamo farlo facilmente inviando un'email a:contact@world-check.com.