Ciagate le grandi aziende temono ripercussioni

Le contromosse delle più importanti aziende hi-tech che temono ripercussioni commerciali dopo le rivelazioni di Wikileaks, sono già state avviate. Apple, Samsung, Microsoft si sono affrettate a dichiarare che nelle ultime versioni dei loro sistemi operativi sono state risolte quasi tutte le vulnerabilità. La Samsung, che produce gli apparecchi tv che sembra venissero utilizzati per spiare le conversazioni negli uffici e nelle case, sta effettuando i test di verifica e dichiara che la protezione dei clienti è una priorità aziendale. Apple, invece, si è affrettata a spiegare che l'80% dei suoi utenti ha smartphone inattaccabili e che l'ultima versione del sistema operativo iOs è sicura al 100%. Microsoft, infine, informa che sta studiando il rapporto di Wikileaks per trovare le eventuali falle del sistema operativo Windows. Questo è solo l’inizio e, mentre Wikileaks promette che darà alle aziende hi-tech tutti i dettagli sugli strumenti utilizzati dalla Cia per le sue azioni di hackeraggio; la Cia si difende e rilascia un comunicato stampa nel quale dichiara, tra l’altro, che ha sempre agito per proteggere l'America dai criminali e dai terroristi.