Eye Pyramid: il cybercrime made in Italy
Un elenco lunghissimo di personalità politiche, della Pubblica Amministrazione, della finanza, tutti intercettati illegalmente da Giulio Occhionero, e dalla sorella Francesca Maria; molto conosciuti negli ambienti dell'alta finanza, residenti a Londra, ma domiciliati a Roma sono stati arrestati oggi dalla Polizia Postale.
Per il giudice gli Occhionero spiavano "al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad altri un danno…” I due costruivano dei veri e propri dossier su politici, manager, banchieri, economisti di livello nazionale e, secondo gli inquirenti, avevano creato una centrale di cyberspionaggio che monitorava istituzioni, pubbliche amministrazioni, studi professionali, imprenditori.
Sono accusati di reati gravissimi: procacciamento di notizie relative alla sicurezza di Stato, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche. Reati che possono mettere in pericolo la sicurezza nazionale visto che è stato proprio il tentativo di hackeraggio al sistema informatico dell'Enav, che detiene informazioni e dati relativi alla sicurezza pubblica nel settore dell'aviazione civile, a far partire le indagini.
Sono accusati di reati gravissimi: procacciamento di notizie relative alla sicurezza di Stato, accesso abusivo a sistema informatico, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche. Reati che possono mettere in pericolo la sicurezza nazionale visto che è stato proprio il tentativo di hackeraggio al sistema informatico dell'Enav, che detiene informazioni e dati relativi alla sicurezza pubblica nel settore dell'aviazione civile, a far partire le indagini.
L’attività di spionaggio era svolta attraverso una botnet molto estesa di computer infettati dal malware EyePyramid che consentiva l’acquisizione mirata di notizie riservate, dati sensibili, informazioni. Tutto il materiale era poi custodito su server statunitensi che sono stati posti sotto sequestro grazie alla collaborazione con la Cyber Division dell'Fbi. Al momento non si esclude che l'acquisizione e la verifica dei contenuti da parte degli inquirenti potrebbe aggravare la posizione dei due fratelli.