Estero – Gli Usa dichiarano guerra agli hacker

Troppe le ripercussioni dei recenti attacchi e queste le prime contromisure, che per il momento sono solo indicazioni. Il Rapporto, è della Commissione sulla Cybersicurezza nazionale e nel documento si chiede alla Casa Bianca di rafforzare il presidio sul web. Sono centomila, tra tecnici informatici e security hacker, le persone che dovrebbero entrare nelle agenzie pubbliche, ma anche in aziende private, per proteggere gli Usa dalla minaccia di attacchi via internet. La Commissione, nel Rapporto, invita Trump ad utilizzare la Guardia Nazionale, cioè soldati che andrebbero preparati a forme di difesa informatica e digitale; chiede anche di reclutare nei College e nelle università studenti di informatica e di tecnologia da formare in pochi anni e con borse di studio.

Segnala anche la necessità di coinvolgere imprese private che potrebbero finanziare gli studi di giovani promettenti e geniali pagando le loro rette universitarie e versando prestiti a fondo perduto. Nel rapporto si evidenzia la necessità di imporre ai manager, di tutte le aziende, corsi di formazione e aggiornamento affinché prendano coscienza dei rischi che si corrono e possano sviluppare una vera cultura della cybersicurezza.
La Commissione, pur apprezzando e difendendo gli sviluppi della tecnologia digitale, ne riconosce le criticità. L'Internet delle Cose è un’opportunità ma, come abbiamo visto, anche una formidabile porta dalla quale possono accedere gli hacker.
la Commissione, poi, incoraggia gli Stati Uniti ad acquisire le informazioni digitali anche all'estero. E’ già stata negoziata con il Regno Unito un’intesa che consente lo scambio di copie di dati in possesso delle aziende dei due Paesi.
Il Rapporto invita Trump a nominare una sorta di ministro della Difesa digitale e un ambasciatore di Internet che avrebbe l’incarico di dialogare con i Paesi aggressori e con gli organismi internazionali quali: il G7, G20 e Ocse, per intraprendere azioni utili alla difesa dell'economia digitale.
In fine è anche proposta la creazione di una specie di Fbi della rete, che dovrebbe svolgere attività di controllo e protezione sulle infrastrutture strategiche.