Frodi digitali, vulnerabile il 92% delle imprese italiane

Solo l’8% delle imprese italiane prende buone contromisure nella gestione delle frodi online, le altre rischiano. Per il 41% delle imprese italiane il rischio di frode è in aumento. Il 55 % segnala un’incidenza delle frodi direttamente sulle vendite, mentre l’82% degli amministratori dichiara che ottimizzare le esperienze digitali è una priorità assoluta. Sono inefficaci per il 77% delle aziende i propri servizi digitali verso il cliente. Questi, in sintesi, i dati di una ricerca di Forrester Consulting condotta per conto di Experian.
Con l’utilizzo della piattaforma Scipafi, messa a punto dal ministero dell’Economia e delle Finanze, è possibile prevenire le azioni di cybercrime perché è in grado di far emergere i casi più frequenti di truffe attraverso una serie di alert quali ad esempio i furti d’identità, o la verifica che il numero di telefono da cui il cliente sta operando non sia stato già usato per altre frodi. Grazie a software sempre più sofisticati, è possibile risalire al device da cui si sta facendo una transazione controllando che non sia già stato utilizzato per altre truffe. I truffatori molto spesso utilizzano, in un lasso di tempo molto breve, lo stesso device per effettuare un numero altissimo di frodi, altre volte, invece, ad alcune transazioni inizialmente corrette, fanno seguire una serie di frodi. In uno scenario così variegato è pertanto utile mantenere un buon livello di alert e sono necessari software che agiscano ogni volta che si è in presenza di un elemento che può considerarsi rischioso.