Un cyber attacco ferma la rete negli USA
Venerdì 21 ottobre 2016 Twitter, Netflix, Spotify e non solo, hanno iniziato a perdere colpi e subito è stato chiaro che si trattava di un attacco hacker che colpiva, principalmente, gli Stati Uniti. I sospetti si sono concentrati sulla Russia, ma non ci sono prove e, comunque, il Dipartimento di Difesa Nazionale sta ancora indagando. Una cosa è stata scoperta, si è trattato di un attacco Denial of Service(DDoS) e sono stati violati dispositivi IoT vulnerabili come, ad esempio: videocamere IP, webcam, router, apparecchi per la smart home. Oggetti del quotidiano che improvvisamente sono diventati bot che bombardando i server di richieste, hanno paralizzato l'intera infrastruttura.
Purtroppo alcuni dispositivi IoT possono presentare vulnerabilità e, oltre a questo limite, c’è anche la scarsa attitudine da parte delle persone che li usano a gestirne la sicurezza. Sono in molti, ad esempio, a non cambiare la password che, nell’apparecchio, è di default. Vittima dell’attacco questa volta è stata Dyn, azienda che gestisce un Domain Name System (DNS) e per questo motivo il danno è stato molto più esteso e più grave rispetto a quello che si può realizzare verso un singolo sito o un server.
L'attacco, identificato col nome di Mirai è stato rivendicato da Anna-senpai che, in passato, ha già fatto parlare di sé per attacchi analoghi. Dal mese di settembre questo software è disponibile liberamente su web e può essere utilizzato anche da un hacker non particolarmente esperto; un particolare, questo, che rende molto più difficile il lavoro di chi sta cercando i responsabili del crimine.